L'INDAGINE HA INIZIO CON UNO SCONTRO

duello tra Ilio e Kichiro

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    L'INDAGINE HA INIZIO CON UNO SCONTRO





    Il sole quel giorno stava maestosamente sorgendo e tingendo di rosa le mura di Rodorio, che a poco a poco si stava svegliando. Il giovane cavaliere di Perseo però si era messo in viaggio ormai da diverse ore; infatti le stelle e la luna erano alte e sfolgoranti nel cielo.
    Ilio era abituato a viaggiare da solo e che fosse giorno o notte, gli era indifferente. Questa volta però la sua destinazione non gli era stata imposta da ordini calati dall’alto o per meglio dire, stava eseguendo le direttive impartitegli dal Gran Sacerdote, ma a modo suo. Aveva attraversato l’intero territorio Greco del Peloponneso in quella notte, e viaggiando verso occidente, con il sole che ormai spuntava alle sue spalle, era giunto sulle rive del mar Ionio, diretto in un luogo a lui sconosciuto, dove avrebbe indagare su quel mistero che prendeva il nome di Kamilla, un mistero che attendeva risposte.
    L’uomo ammantato d’argento, su di una piccola imbarcazione si dirigeva, con il vento fra i capelli, il sole ormai sorto che gli bruciava la pelle, verso l’isola di Zante che imperiosa si stagliava, con le sue ripide scogliere e oscure e mistiche caverne, davanti al nostro errante avventuriero. Il capitano della barca, un uomo anziano con la barba bianca e il viso solcato da rughe profonde, indicò una baia nascosta tra due promontori. Ecco la spiaggia del relitto, disse con voce roca. È lì che si trova una pericolosa minaccia, o per lo meno è ciò che dice la gente del villaggio, un’ombra dimora in quelle grotte e getta una maledizione sulla spiaggia..
    Ilio aveva letto i rapporti della Sacerdotessa della Lira, perché intendeva seguire il suo consiglio, ovvero indagare su gli ultimi avvistamenti di Kamilla, e sapeva benissimo che quanto gli stava dicendo il barbuto capitato era in parte vero. La spiaggia era si infestata da una oscura presenza, ma ormai tutto si era risolto diverse settimane prima.

    *si vede che Kamilla è diventata una sorta di leggenda metropolitana e nessuno si è più avvicinato alla spiaggia*

    Pensò Perseo

    *sono fortunato, potrò indagare senza gente attorno e per di più su di una scena pressoché vergine*.

    Salto giù dalla barca e atterrato nell’acqua, saluto il capitano con un cenno della mano.

    “Capitano la saluto, da qui in poi procedo a nuoto. Si ricordi l’appuntamento, ci ritroviamo qui questa sera, alle ultime luci del giorno.”

    E detto ciò si diresse verso la spiaggia, ansioso di cercare qualche indizio che lo potesse condurre un po' più vicino alla risoluzione di quell’ardua missione.






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    Narrato -"Parlato" - *Pensato* - Monologo e/o Citazioni -
    Dialoganti esterni -
    NUMI: Mormorio del cosmo di Ilio, i Lemures -
    NUMI: Mormorio del cosmo di Ilio, i Manes



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    Sullo scudo, Il volto di medusa, dai suoi occhi lo sguardo da cui sgorga il fascino dell’eternità, che nella nuda e gelida pietra è raccolto l’infinito, come emblema di quel che il tempo non può più toccare.
    Ma il prezzo e caro da pagare: pur raggiungendo la prossimità dell’incommensurabile, la roccia è priva di una qualsiasi anima.

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    Nome:
    Ilio Julia

    Cavaliere di Atena
    Silver Saint Di Perseo

    Stato Armatura:
    100% - riposta nello scrigno e in attesa nello "spazio teletrasposto" della base A.R.C.H.

    Stato Psicologico:
    calmo.

    Stato Fisico:
    100%

    Danni Subiti:
    Nessuno

    Livello Cosmo:
    100%

    Energia:
    Verde






    ABILITA’ USATE:

    TECNICHE EVENTUALI:

    DESCRIZIONE AZIONI DI:

    Contrattacco:



    Difensa:



    Diversivo:



    Attacco:



    Note:







    Scheda: Ilio









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    Edited by Orlando Aurelio - 3/4/2024, 21:32
     
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    L’indagine ha inizio con uno scontro
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    SCALINATE

    Una nave senza bandiera stava avvicinandosi all’isola gli avevano detto alla radiolina. Non era certo quella la notizia che si aspettava di ricevere, ma era pur sempre una novità rispetto al nulla assoluto di quelle ore. Lui e il piccolo manipolo di uomini affidatogli stavano sull’isola da un paio di giorni, ma finora la loro ricerca era stata infruttuosa. La verità è che non sapevano nemmeno cosa stavano cercando. Un cosmo straniero, gli avevano detto, qualcosa che non apparteneva né a degli umani né agli specter né tantomeno ai mostri di Sin. Su quell’isola sembrava esserci un cosmo alieno che poteva essere generato da un artefatto, da un’entità, o perché no, da un dio sconosciuto da trovare, battere, e riportare ai laboratori di Death Queen Island per essere studiato. Dovevano trovarlo e recuperarlo prima che qualche altra fazione potesse scoprirne l’origine e rubargli la preda. Il problema era che non sapevano materialmente cosa cercare, se un’entità vivente o un sasso, e un solo cosmodotato per tutta l’isola la rendeva una ricerca estremamente difficile.
    Sapere però di una barca solitaria che si avvicinava ad un’isola quasi abbandonata - qualcuno infatti parlava dell’esistenza di un mostro, cosa che poteva essere ben collegata al cosmo alieno - beh significava che c’era ancora qualcuno tanto coraggioso o stupido da affrontare mostri degni della più grande catastrofe mondiale. O forse qualcuno che sapeva qualcosa in più del suddetto mostro, qualcuno che poteva aver messo in giro quella voce proprio per allontanare gli sguardi dall’isola e per tenere quel mostro tutto per sé, per allevarlo come il cane da compagnia più raro possibile o per farlo diventare l’arma più potente del mondo. Dopo quanto visto nel suo reclutamento era certo di potersi aspettare di tutto.

    «Qualcuno è sceso dalla nave… un uomo sembra. Sta nuotando verso riva. Da solo. La nave sembra stia facendo marcia indietro. » il suo contatto parlò ancora dando informazioni succulente. Di certo quello del tizio era un comportamento anomalo, sarebbe stato più sensato attraccare con la nave in porto o gettare l’ancora e fermarsi a fare due tuffi in quella che a tutti gli effetti sembrava un’isola paradisiaca e lo era sicuramente se paragonata a quella dove aveva sempre vissuto.
    «Tienilo d’occhio, sto arrivando. »
    Seguendo le dritte alla radiolina legata alla cintura avrebbe superato l’isola di corsa per raggiungere la spiaggia dove il santo era attraccato seguendo quindi le sue orme fino a rintracciarlo.

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    La prima cosa che vide di lui furono le sue spalle. Alto, ben piazzato, allenato anche. Un turista molto ben portato o qualcosa di più. Evocò la sua vector che lo rivestì come il nero liquido che era l’argetuum, e bruciò il suo cosmo come primo avvertimento al suo sconosciuto ospite. Non poteva essere certo che l’altro potesse percepire la sua fiamma cosmica così unì ad essa un avvertimento a parole: « Perdonami il disturbo, straniero, ma devo chiederti di lasciare l’isola. Sembra che ci sia un pericoloso mostro da queste parti. Richiama la tua nave e torna indietro per la tua incolumità. Se invece sai qualcosa a riguardo, ti pregherei di collaborare e di dirmi tutto ciò che sai. »

    narrato | «parlato » | "Pensato" | «parlato png»
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    Nome | Kichiro

    Armatura | Vector del Lupo {III}

    Energia | Rossa

    Status Fisico | Perfetto

    Status Mentale | Intenzionato a cacciarti

    Status Vector | Integra. Indossata

    Riassunto Azioni |

    Salve. Può andarsene?




    Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
    Cosmo Straordinario II
    Questo è il primo dono del segno di Koth, la prima modifica fatta al corpo di Kichiro. Il mutageno lo ha reso come un ciliegio tra le altre piante, l’arbusto più bello, quello che spicca nella massa. Kichiro si eleva tra i suoi simili umani, mutati o non che siano, potendo sfoderare un potere cosmico che difficilmente altri pari energia possono eguagliare arrivando a poter competere ad armi pari anche con nemici ben più forti di lui. L’iterazione tra il segno di Koth e la costanza del samurai lo hanno reso una macchina di morte e distruzione in grado di mantenere alta la forza impressa nei suoi colpi senza risentire della fatica come farebbero altri guerrieri. Rimane però umano e non ha energie infinite, le sa solo usare meglio di chiunque altro.

    Le riserve energetiche di questi guerrieri sono talmente vaste da poter competere con la maggior parte dei propri pari energie senza fatica.
    - Scintilla Primigenia: Data la capacità del cavaliere di attingere ad una profonda conoscenza del cosmo, i suoi colpi sono pregni di forza cosmica. Gli attacchi portati contro un pari energia avranno una capacità distruttiva tale da risultare più forti di quelli normali. Questa capacità influisce anche sulla quantità di riserva energetica a disposizione del cavaliere, che si troverà ad avere una disponibilità cosmica superiore alla media dei suoi pari;
    - Flusso Stellare: La potenza e l’energia maggiorate adesso arrivano ad essere una via di mezzo tra l’energia di cui il cavaliere è in possesso e l’energia appena superiore;

    Anche la spada di Masamune ha bisogno di un buon fabbro
    Riparazione Armor ad ENERGIA ROSSA: ripara liv.VI / incrina liv.IV / rompe liv.III

    Le armi che un samurai maneggia con l’utilizzo si sporcano e l’armatura che un guerriero indossa si indebolisce. Il filo si assottiglia, la vector si ammacca e frantuma. È per questo che un buon guerriero deve prendersi cura del suo armamentario tanto quanto si prende cura del proprio corpo o della propria mente. Un guerriero impara presto che le sue armi sono parte della sua stessa anima. Forgiate da essa e forgianti la volontà stessa del guerriero. Kichiro ha imparato a prendersi cura giornalmente della sua katana fin da quando la ebbe in dono e al giorno odierno rivolge quella stessa cura alla sua vector. Il giovane black saint ha messo l’anima nella sua manutenzione e studiando la fattura della sua cloth, lucidandola e riparandola giornalmente ha imparato come prendersene cura al meglio e come distruggerla. Distruggere e riforgiare la propria armatura è propedeutico all’evoluzione tanto ostentata dai Naharamiti. Distruggere le armature degli avversari è lanciare un monito profondo al nemico: nulla è per sempre. Evolvi o soccombi.

    - Apprendista: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado IV, può altresì incrinare quelle di un grado superiore rispetto a quanto consentito dalla propria energia;
    - Fabbro: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado VI. I propri attacchi mirati potranno danneggiare le armature di 1 grado superiore a quello consentito dalla propria energia.


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    Alle volte le persone dimenticano quanto il rapporto con la natura sia fondamentale. L’universo ci offre innumerevoli spunti e ci suggerisce strade alternative, mettendo sul cammino di ognuno di noi indizi che non chiedono altro che essere raccolti, ma molte volte le persone normali si fanno sfuggire questi palesi segnali.

    Le onde del mare erano molto resistenti e nervose, ad ogni flutto sembravano pararsi contro all’incessante andare del cavaliere di Perseo che, bracciata dopo bracciata, si avvicinava all’isola.

    *Il mare è inquieto.*

    Furono i fugaci pensieri di Ilio, che ad un certo punto si immerse per effettuare le ultime decine di metri in apnea.
    Emerse sulla spiaggia dei relitti, e un innaturale silenzio, lo avvolse. Sfiorò il bracciale tecnologico che la ARCH gli aveva fornito e subito apparve un ologramma, degli appunti, e sfogliandoli come un libro, il giovane, cercava di interpretare quanto riportato da Diana.
    L'incontro con Kamilla era avvenuto proprio lì, ma andava individuato il punto esatto e ispezionato con perizia.
    Improvvisamente l’aria si fece più pesante, alle sue spalle percepì un sussulto cosmico, immediatamente sfiorò il bracciale e disattivò l’ologramma dei suoi appunti, fu una cosa istintiva, ma la prudenza non era mai troppa.

    *Kamilla, qualcuno o qualcosa come lei, può essere nei paraggi.*

    Impossibile giovane Julia, quello di poco fa, era il sussulto di un cosmo, non qualcosa di simile al potere di Kamilla.
    Apri gli occhi!
    Pivello... Ci devono aver preceduto.


    Gli spiriti cosmici degli avi di Ilio non fecero a tempo a finire di comunicare con il loro ultimo discendente, che subito un boato cosmico si palesò. Un enorme energia ebbe a prendere la scena e a invadere tutti i sensi di Ilio. La straordinarietà di quella forza cosmica sorprese il Saint che, impercettibilmente, sussultò.

    *Un cosmo importante... direi…”

    Si portò la mano destra al mento e con l’altra stringeva all’addome il gomito, rinchiudendosi nei suoi pensieri. Tentava di verificare la forza di quello che potenzialmente poteva diventare un avversario o peggio un nemico, e cercava anche di capire il perché di quell’atto.

    *La sua energia è enorme, non come Shigeo o Dana, ma direi che a grandi linee e uguale a quella di Andromeda, anzi la supera in quantità.
    Un bel problema.
    Però.. perché quest’atto di forza? Per intimidire forse? Meglio far finta di niente.*

    Rimase quindi immobile, ma immediatamente arrivarono le parole di conferma:

    Perdonami il disturbo, straniero, ma devo chiederti di lasciare l’isola. Sembra che ci sia un pericoloso mostro da queste parti. Richiama la tua nave e torna indietro per la tua incolumità. Se invece sai qualcosa a riguardo, ti pregherei di collaborare e di dirmi tutto ciò che sai.

    *Era proprio un'intimidazione...*

    Ilio si voltò fingendo sorpresa al sentir il suono di parole, voleva indurre l’avversario a pensare che si fosse accorto di lui solo in quel momento, per prendere tempo e analizzare la situazione.

    Un ragazzo non molto alto gli si parava davanti, un uomo ricoperto di NERO!
    Indossava una strana armor, molto simile a quelle dei Saint, ma dai toni dark.
    Non vi erano dubbi! Quello lì, quel ragazzo dagli occhi nocciola, quasi ambrati, era un Black Saint, e sembrava al quanto minaccioso.

    *Cosa ci fanno qui?*

    “Mio signore, un mostro in questa splendida spiaggia…”

    Portò, nel mentre parlava, la mano sinistra sul bracciale e lo toccò, per regolarlo in modo da tenerlo pronto a richiamare il suo scrigno d’argento.

    “Quale sacrilegio. Che orribile notizia.
    E pensare che il mio amico capitano, tornerà solo al tramonto a riprendermi, mi auguro non sia un problema? Infondo sono qui solo per godermi questa meravigliosa spiaggia.”

    E dette quelle parole fece un paio di ampi salti all’indietro e si ritrasse. Stese il braccio destro, largo sullo stesso lato e aprendo la mano, con il palmo verso l’alto, avviò la procedura di teletrasporto, con un rapido scatto, voltò il palmo della mano verso terra e improvvisamente, sotto di essa dal bracciale, comparve il sacro scrigno di Perseo. Ilio lo sfiorò ed esso si dischiuse in una fontana di scintillio cosmico, da cui emersero le sacre vestigia d’argento che in un momento, ricoprirono Il giovane Julia.

    “Mi spiace cavaliere, oggi non intendo rinunciare a questa spiaggia, I mostri sono fatti per essere abbattuti e il caso ha voluto che io oggi fossi qui in vacanza, quindi in nome di Atena fatti da parte, se non siete stati in grado di sconfiggerlo, ci penserò io!”

    Parole dette per depistare l’interlocutore dalla vera ragione del suo viaggio, non poteva rivelare il vero motivo per cui egli fosse lì.
    Quindi si mise in posizione di difesa: indietreggiò il piede destro e si abbassò leggermente, strinse i pugni e li portò in guardia. Poi attese le mosse del suo avversario.






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    Sullo scudo, Il volto di medusa, dai suoi occhi lo sguardo da cui sgorga il fascino dell’eternità, che nella nuda e gelida pietra è raccolto l’infinito, come emblema di quel che il tempo non può più toccare.
    Ma il prezzo e caro da pagare: pur raggiungendo la prossimità dell’incommensurabile, la roccia è priva di una qualsiasi anima.

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    Ilio Julia

    Cavaliere di Atena
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    Stato Armatura:
    100% - Indossata, con lo scudo sulla schiena, a riparo da occhi indiscreti - ;)

    Stato Psicologico:
    Attento.

    Stato Fisico:
    100%

    Danni Subiti:
    Nessuno

    Livello Cosmo:
    100%

    Energia:
    Verde






    ABILITA’ USATE:

    TECNICHE EVENTUALI:

    DESCRIZIONE AZIONI DI:

    Contrattacco:



    Difensa:



    Diversivo:



    Attacco:



    Note:

    Attento all'auto-conclusività, nel post precedente hai mosso il mio PG portandolo sulla spiaggia, quando io lo avevo lasciato che nuotava in mare.






    Scheda: Ilio









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    L’indagine ha inizio con uno scontro
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    Quel tipo non gli piaceva. Già a pelle gli dava l’aria del finto tonto, o meglio di qualcuno che si credeva superiore agli altri e per questo aveva il diritto di prenderli per fessi. Voleva farlo arrabbiare, era ovvio, ma non avrebbe funzionato con lui. Non gli avrebbe dato una tale soddisfazione. Al massimo lo avrebbe osservato con un sopracciglio alzato, dubbioso, ma anche con una faccia da “ma che, sei serio?”
    Quando l’altro si rivelò come un cavaliere di Athena non poté nemmeno dirsi sorpreso, ma anzi, quasi se l’aspettava. Solo una persona del genere poteva reagire con così tanta nonchalance di fronte a qualcuno in un'armatura come la sua. Un cavaliere o un completo pazzo; o forse quel tipo era entrambe le cose. Sospirò, più annoiato che infastidito.

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    « Uno Schiavo di Athena. » Un’osservazione più che una domanda. « Non mi sorprenderebbe che la tua signora si fosse messa ad allevare mostri. Dopo Sin deve aver capito che ci sono guerrieri migliori degli umani visto quanto ci avete messo a debellarlo… Anzi, non sono stati proprio gli umani a farlo venire a noi? E’ stato il matrimonio del vostro Gran Sacerdote con un’Atlantidea, no? Per non parlare di quanto tempo avete impiegato a salvare la vostra stessa Dea dalle ombre. Siete totalmente inefficienti. E ora arrivi dal nulla a dire che ci penserai tu ad abbattere il mostro? Trovo più credibile che tu sia solo il suo spuntino. »

    Non battè ciglio nemmeno quando l'altro si mise in guardia pronto allo scontro, ma anzi, da un cavaliere di Athena, nemici giurati del popolo libero, non poteva aspettarsi diversamente. « Ti hanno educato a combattere chiunque vesta di nero, non è così? E senza nemmeno conoscere l’identità di chi stai per affrontare o un vero motivo per farlo. Io almeno la possibilità di andartene te l’ho data, cavaliere, e ora Kichiro del lupo nero ti aprirà gli occhi. »

    In diretto contrasto con quanto appena affermato il giovane black saint scattò in avanti per chiudere le distanze fra i due e nel farlo fece scendere la punta dello stivale nella sabbia per poi alzarlo di scatto con un calcio cercando di mandargli negli occhi la sabbia della spiaggia su cui il santo diceva di voler passare del tempo.
    Subito dopo approfittò del momento in cui lo credeva accecato per rivestire il suo stesso braccio con il suo potere spirituale, creando così una lama di spirito che lanciò in avanti dal basso a sinistra verso l’alto a destra come se il suo stesso braccio fosse una spada cercando di mirare alla parte interna dell’avambraccio nemico armato di scudo con lo scopo di usare il suo ampio potere spirituale e la sua conoscenza delle armature per tentare di allontanare lo scudo dal santo e di danneggiare proprio quella parte dell’armatura che poteva altrimenti dargli più fastidio.

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    Nome | Kichiro

    Armatura | Vector del Lupo {III}

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    Status Fisico | Perfetto

    Status Mentale | Devo proprio? E va beeeeeene.

    Status Vector | Integra. Indossata

    Riassunto Azioni |
    Per l’errore si, davo per scontato che il mio pg ci mettesse un po’ ad arrivare sul luogo e a trovarti, dandoti quindi il tempo di raggiungere la spiaggia. In ogni caso è colpa mia, scusami tanto!

    1. [MOVIMENTO] Cerco di avvicinarmi il più possibile a te.

    2. [DIVERSIVO] Sollevo della sabbia con un calcio cercando di dartela negli occhi.

    3. [ATTACCO] Lancio una lama spirituale [RIPARAZIONE ARMATURE II] che possa impattare sul tuo avambraccio armato di scudo cercando di danneggiare il bracciale che lo regge. Praticamente emulo l’attacco Excalibur di Capricorn, ma il più possibile a contatto.





    Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
    Cosmo Straordinario II
    Questo è il primo dono del segno di Koth, la prima modifica fatta al corpo di Kichiro. Il mutageno lo ha reso come un ciliegio tra le altre piante, l’arbusto più bello, quello che spicca nella massa. Kichiro si eleva tra i suoi simili umani, mutati o non che siano, potendo sfoderare un potere cosmico che difficilmente altri pari energia possono eguagliare arrivando a poter competere ad armi pari anche con nemici ben più forti di lui. L’iterazione tra il segno di Koth e la costanza del samurai lo hanno reso una macchina di morte e distruzione in grado di mantenere alta la forza impressa nei suoi colpi senza risentire della fatica come farebbero altri guerrieri. Rimane però umano e non ha energie infinite, le sa solo usare meglio di chiunque altro.

    Le riserve energetiche di questi guerrieri sono talmente vaste da poter competere con la maggior parte dei propri pari energie senza fatica.
    - Scintilla Primigenia: Data la capacità del cavaliere di attingere ad una profonda conoscenza del cosmo, i suoi colpi sono pregni di forza cosmica. Gli attacchi portati contro un pari energia avranno una capacità distruttiva tale da risultare più forti di quelli normali. Questa capacità influisce anche sulla quantità di riserva energetica a disposizione del cavaliere, che si troverà ad avere una disponibilità cosmica superiore alla media dei suoi pari;
    - Flusso Stellare: La potenza e l’energia maggiorate adesso arrivano ad essere una via di mezzo tra l’energia di cui il cavaliere è in possesso e l’energia appena superiore;

    Anche la spada di Masamune ha bisogno di un buon fabbro
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    Le armi che un samurai maneggia con l’utilizzo si sporcano e l’armatura che un guerriero indossa si indebolisce. Il filo si assottiglia, la vector si ammacca e frantuma. È per questo che un buon guerriero deve prendersi cura del suo armamentario tanto quanto si prende cura del proprio corpo o della propria mente. Un guerriero impara presto che le sue armi sono parte della sua stessa anima. Forgiate da essa e forgianti la volontà stessa del guerriero. Kichiro ha imparato a prendersi cura giornalmente della sua katana fin da quando la ebbe in dono e al giorno odierno rivolge quella stessa cura alla sua vector. Il giovane black saint ha messo l’anima nella sua manutenzione e studiando la fattura della sua cloth, lucidandola e riparandola giornalmente ha imparato come prendersene cura al meglio e come distruggerla. Distruggere e riforgiare la propria armatura è propedeutico all’evoluzione tanto ostentata dai Naharamiti. Distruggere le armature degli avversari è lanciare un monito profondo al nemico: nulla è per sempre. Evolvi o soccombi.

    - Apprendista: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado IV, può altresì incrinare quelle di un grado superiore rispetto a quanto consentito dalla propria energia;
    - Fabbro: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado VI. I propri attacchi mirati potranno danneggiare le armature di 1 grado superiore a quello consentito dalla propria energia.


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    Il cavaliere nero si rivelò essere molto loquace, abbozzò un farneticante discorso su cose ormai successe nel decennio scorso, addossando la colpa dei disastri e della tardiva risoluzione degli eventi, ai soli Cavalieri di Atena. Però i drammi che sconvolsero il mondo al punto tale da cambiarne la forma e la morfologia, erano sciagure, e in quanto tali, non potevano essere addossate ad una sola fazione o ad un'altra. Come però fu dimostrato anche in quelle occasioni la giustizia trionfò. Benché, dopo quelle vicissitudini, furono proprio le fila di Atena a risultare le più danneggiate.

    “Attento a come parli, cavaliere!"

    Tuonò il Saint, per poi aggiungere:

    "Per la giustizia, il bene supremo, la protezione delle genti del mondo e l'incolumità dell’intero creato, molti dei miei fratelli cavalieri si sono sacrificati e coloro che sono sopravvissuti, portano nell’anima incommensurabili cicatrici.”

    Ilio pensò al suo maestro, che gli raccomandava sempre, più e più volte, di evitare scontri che non valesse la pena che fossero combattuti, perché il cimitero del santuario era pieno di giovani impavidi che non erano sopravvissuti. Un altro pensiero volò a Dana, che per quietare gli spiriti di coloro che non avevano varcato la soglia dell’aldilà, suonava la sua Lira in mezzo alle tombe, nel cimitero del santuario. Per non parlare della profonda pena che avvolgeva il Gran Sacerdote Shigeo, a cui le feroci battaglie avevano tolto non solo un braccio, ma anche l’affetto di care persone. Ilio lo aveva ben percepito, aveva intuito il malessere del cavaliere dei Pesci durante la riunione di qualche giorno prima, la notizia della scomparsa del cavaliere dell’Altare, lo doveva aver profondamente turbato.
    Nel prescelto di Perseo l’indignazione montava, perché quelle spropositate parole rivolte ai suoi compagni erano ingiuste.

    Calmati Ilio, vuole solo provocarti… Si imponente, come Atlante, svuota la mente e aguzza l’ingegno.

    Questa era l'indicazione del buon Manes che, con impulsi di cosmo, comunicava alla mente di Perseo gli apprezzati consigli.

    “Cavaliere del Lupo Nero, sono Saint da poco tempo, e no! Non ingaggio battaglia con chiunque. Il mio istinto ha reagito ad un cosmo enorme che dal nulla si è palesato minaccioso. Se vuoi chiamalo pure spirito di conservazione.”

    Ilio si stava per presentare, quando vide Kichiro, con passo felpato, lanciarsi alla carica. Ormai giunto a pochi metri il cavaliere Nero calciò per terra, così da innalzare una voluta di sabbia, con l’intento di accecare Il Silver Saint.
    Ilio non fu sorpreso, contro Zubenel aveva adottato un attacco simile, ma egli era in guardia, come lo stile della box impone, aveva entrambe le braccia vicino al volto pronte alla difesa.
    Non si fidava e fomentò il suo cosmo, così da preparare delle contro misure, su tutto il suo corpo ma in particolare sugli arti superiori iniziarono a comparire sbuffi di nebbiolina, al cui interno bagliori violacei lampeggiavano. Doveva difendersi in qualsiasi caso; infatti sapeva bene che dopo la sabbia poteva arrivare benissimo un pugno o un calcio, visto la breve distanza, quindi strinse gli avanbracci per ripararsi. Ma fu sorpreso da quello che successe.
    Quando Ilio aprì la guardia dopo essersi protetto dalla sabbia, una lama di luce si infilò tra gli arti colpendolo. Una mezzaluna di energia impattò sulla parte anteriore interna del braccio destro, con una violenza tale da spostare il braccio verso l’esterno. Il Silver Saint accusò il colpo e richiamò immediatamente l'arto, guardò il punto di impatto e notò una cosa più che allarmante:

    *Crepe??? Impossibile, l’armatura aveva retto, senza essersi neanche sporcata, ai micidiali colpi di Andromeda... e ora si scalfisce così facilmente? Quel colpo nasconde qualcosa, non deve essere solo puro cosmo… Inoltre queste lesioni non sembrano originarsi dal punto di impatto, e l’armatura sta sbiadendo, come stesse morendo affetta da un qualche morbo.
    Lo devo rallentare e subito!*

    Manes, hai visto il movimento di quel colpo? .
    Sì, Lemures!
    Ricordi di un lontano passato.


    Anche a Ilio l’attacco del giovane Lupo Nero diede la sensazione di qualcosa di familiare, così volle provare a replicarlo.
    Se fosse andato a buon fine o meno non gli interessava, era un altro l’attacco che intendeva imbastire.
    Così rivestì di puro cosmo entrambi gli avanbracci e replicò il gesto visto poco prima, infine tentò di esplodere due falci di cosmo.
    Se pur i movimenti furono una copia perfetta, fatti con entrambe le braccia, il risultato fu al quanto instabile, l’unica cosa generatasi furono due raggi di cosmo diretti al petto del nemico.
    Ilio era al corrente del fatto che una nuova tecnica va provata e riprovata, con l'improvvisazione ci si poteva aspettare solo qualcosa di simile ad un fallimento.
    Però al Saint interessava unicamente prendere di sorpresa l'avversario e distrarlo. Il Black Saint avrebbe potuto pensare che le movenze di Perseo celassero la sua medesima abilità e reagire di conseguenza.

    L’uomo vestito d’argento sapeva di aver, forse, guadagnato del tempo. Da ciò dedusse che quell’istante non andava sprecato, vista anche la distanza ottimale.
    Di scatto voltò il suo corpo e dallo scudo di Medusa, agganciato sulla schiena, scaturì la Luce malefica della Gorgone che viaggiava prepotente verso il Nero Lupo.

    Tutto era come quasi immobile.
    Ora: alla destra di Ilio le onde si infrangevano sul bagno asciuga, alla sua sinistra un promontorio che a picco irrompeva sulla spiaggia, dietro di sé il Black Saint e davanti a se due enormi faraglioni, grossi come montagne erosi dal tempo e dall’acqua e dove il mare, con il suo impetuoso oscillare scavava, lì sotto quegli imponenti scogli si potevano osservare gli ingressi di quelle grotte misteriose.







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    Narrato -"Parlato" - *Pensato* - Monologo e/o Citazioni -
    Dialoganti esterni -
    NUMI: Mormorio del cosmo di Ilio, i Lemures -
    NUMI: Mormorio del cosmo di Ilio, i Manes



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    Sullo scudo, Il volto di medusa, dai suoi occhi lo sguardo da cui sgorga il fascino dell’eternità, che nella nuda e gelida pietra è raccolto l’infinito, come emblema di quel che il tempo non può più toccare.
    Ma il prezzo e caro da pagare: pur raggiungendo la prossimità dell’incommensurabile, la roccia è priva di una qualsiasi anima.

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    Nome:
    Ilio Julia

    Cavaliere di Atena
    Silver Saint Di Perseo

    Stato Armatura:
    98% - Indossata, scudo ANCORA sulla schiena, bracciale destro lesionato

    Stato Psicologico:
    Seccato dallo strano colpo che aveva danneggiato con facilità l'armatura d'argento.

    Stato Fisico:
    96%

    Danni Subiti:
    avanbraccio destro intorpidito dall'impatto del colpo

    Livello Cosmo:
    90%

    Energia:
    Verde






    ABILITA’ USATE:

    RESISTENZA STRAORDINARIA : II - Pelle di Linnormr
    Ilio intensifica la resistenza del suo corpo o di alcuni punti dello stesso, sia internamente che esternamente, sviluppando un’espansione di vapori ora molto più intensi. Tra questi soffi aeriforme si intravedono bagliori violacei che come squame brillano sulla sua pelle. Ora egli è in grado di sopportare meglio forti stress e sforzi immani come ad esempio: le variazioni di temperatura, la presenza di tossine e veleni nell’aria, l’assenza di ossigeno, le alte pressioni, le forze gravitazionali, gli impatti dovuti a oggetti fisiche o energie cosmiche. Inoltre è anche meno soggetto alla fatica fisica.


    TECNICHE EVENTUALI:

    RAGGIO PIETRIFICANTE (sblocco con SCUDO DELLA GORGONE)

    Tipo: offensiva, lungo-medio-corto raggio ma, direzionale.

    Descrizione: il Cavaliere ha sul suo scudo il volto di Medusa e quando la gorgone apre gli occhi, lancia un raggio verso gli avversari i quali, se vengono colpiti intraprendono il percorso che li porterà ad essere di fredda pietra.
    La pietrificazione è uno status temporaneo che causa l’irrigidimento del corpo nemico, contrastato naturalmente dal corpo e cosmo dell’avversario.
    Ad ogni azione che centra l'avversario, questi avrà una riduzione dei movimenti, essendo così rallentato, fino alla totale immobilità. Raggiunta l'immobilità, egli sarà tramutato in una statua e l'incontro/scontro sarà considerato finito, ma ciò non significa automaticamente la morte, infatti l'avversario riprenderà le proprie funzioni motorie naturali dopo diverso tempo o immediatamente se per volontà dell’utilizzatore dello scudo.
    L’effetto di pietrificante III (Monarca Gorgone) dura di base 3 turni. Ogni volta che il nemico è colpito, il conteggio dei turni si riavvia.

    Gli effetti di pietrificazione si quantificano nei seguenti step:

    1° colpo inferto: Il bersaglio si sentirà intorpiditi gli arti, che inizieranno a non rispondere.
    2° colpo inferto: Il bersaglio si sentirà intorpiditi gli arti che non rispondo bene.
    3° colpo inferto: Il bersaglio si sentirà intorpidito tutto il corpo, che inizierà a non rispondere.
    4° colpo inferto: Il bersaglio avrà bloccati gli arti, ormai di pietra.
    5° colpo inferto: Il bersaglio avrà bloccati tutto il corpo, ormai di pietra.

    Ogni raggio pietrificante che va a buon fine fa aumentare il livello di pietrificazione nel bersaglio, mentre la durata degli effetti di pietrificazione è legata alla differenza energetica, come descritto sotto.

    Di seguito le differenze energetiche tra il cavaliere in possesso dell'abilità pietrificazione III: Monarca Gorgone ed i suoi avversari che la subiscono:

    L’avversario è di energia superiore:
    Si sottrarrà 1 turno di efficacia di pietrificazione.

    L’avversario è di pari energia:
    I turni d’effetto sono 3;
    la percezione dell'intorpidimento degli arti è immediata e rallenta le funzioni motorie, si percepisce la pietrificazione;
    A ogni colpo inferto, l'avversario, vedrà pietrificare le parti del suo corpo (il 1°, poi il 2°, dopo il 3°, ecc.).

    L’avversario è di energia inferiore:
    Per ogni livello energetico di differenza, si aggiungerà 1 turno di efficacia di pietrificazione;

    Per ogni 2 livelli energetici di superiorità del nemico:
    Si ignorano gli effetti di Pietrificazione partendo dal più alto (prima il 5°, poi il 4°, etc)



    DESCRIZIONE AZIONI DI:

    Contrattacco:



    Difensa:

    Utilizzo L'abilità RESISTENZA STRAORDINARIA II per incassare e attutire il tuo colpo a livello fisico, ma viene danneggiato il Bracciale destro.

    Diversivo:

    Imito grossolanamente il tuo attacco per provare a mandarti in confusione e prendere tempo

    Attacco:

    Attacco con il raggio pietrificante.

    Note:


    Attenzione!

    1) Perché dici di mirare al bracciale dell'armor per frantumare l'attacco dello scudo se il mio pg ha iniziato l'incontro con lo scudo sulla schiena (specificato nelle caratteristiche del post 2).

    2) Anche se Il mio pg avesse iniziato l'incontro con lo scudo sul braccio, come fai a sapere che è pericoloso, il pg non si è neanche presentato.

    3) Non indichi a quale braccio o dove dovrebbe finire il colpo. Quindi ho deciso io dove andava a colpire, perchè altrimenti non potevo gestire la mia giocata.






    Scheda: Ilio









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    Edited by Orlando Aurelio - 12/4/2024, 22:26
     
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    L’indagine ha inizio con uno scontro
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    Il suo colpo era andato a segno e con esso l’aveva sentito: l’armatura nemica aveva gridato il suo dolore, uno che il suo nemico non aveva potuto in alcun modo evitare, o forse non aveva voluto evitare. L’aveva percepito bruciare il suo cosmo, ma non aveva fatto alcunché per difendere la sua fidata compagna, la sua arma principale nella grande battaglia.
    E se ne dispiacque. Non per il cavaliere che avrebbe rimandato nudo dalla sua dea, per l’armatura costretta a vestire un cavaliere di così bassa caratura. Forse ai cavalieri di Atena non viene insegnato come le loro fidate compagne siano vive e come soffrano tanto quanto soffrono gli umani che le vestono. Forse ai cavalieri non importava che le loro compagne si usurassero. Forse le consideravano solo meri strumenti, così come Athena considerava i suoi cavalieri.

    Vide quindi il nemico tentare di reagire il che lo costrinse a balzare all’indietro per tentare di mettere distanza tra i due ed usare proprio quella distanza per generare uno scudo di cosmo dritto davanti a sé che avrebbe coperto la parte anteriore del suo corpo permettendogli comunque di vedere cosa combinava il nemico dietro la tinta cremisi della sua fiamma cosmica. Il nemico pareva aver imitato il suo attacco scagliando due lame di cosmo grezzo verso di lui. Strinse gli occhi, ma non captò energia spirituale nel suo colpo. Stava usando una tecnica simile alla sua, ma prima dell’energia delle anime. Era cosmo grezzo? Nemmeno. Sembrava diverso dal puro cosmo giudicò rafforzando ulteriormente la sua difesa pronto ad incassare le due lame e si stupì quando queste non fecero nulla contro la sua difesa. Avvertì il rinculo del colpo, ma nulla di più. Il colpo non era passato oltre, la sua armatura non aveva ululato di dolore, lui non aveva subito niente. Cos’era quella magia?
    Possibile che era così debole da venir completamente assorbito, o così debole da dissiparsi ancor prima di colpire?

    Cercava di capire Kichiro e la cosa, unita al dargli le spalle del nemico, lo distrasse dal successivo e reale colpo. Fu solo fortuna che non aveva abbassato gli scudi. Il raggio di medusa colpì in pieno lo scudo rossastro scontrandosi brutalmente con la difesa del lupo nero. Stavolta il colpo lo fece arretrare di più cogliendo il suo corpo con una strana elettricità gelata, una sensazione difficile da spiegare. Sentì i propri arti iniziare come a formicolare, come quando ci si dorme sopra. Li sentì diversi, senza sensibilità, come stesse usando delle protesi al posto delle proprie braccia e gambe.

    Era stato lo scudo, il potere sopito dell’armatura che stava affrontando. Era quasi poetico che ad affrontarlo fosse l’armatura più che il suo cavaliere. D’altro canto però la sua valutazione era stata errata. Era convinto che per usare lo scudo avrebbe dovuto vestirlo sulle braccia e per questo aveva subito mirato a spaccare il relativo pezzo di armatura, ma a quanto pare sbagliava e quello scudo, la faccia di medusa, poteva attaccare indipendentemente dalla sua posizione. A dire il vero nemmeno si aspettava che lo scudo potesse attaccare, si aspettava che il nemico lo usasse solo per mera difesa. Era stata una sorpresa.

    Ma non poteva farsi sorprendere ancora.
    Alzò il braccio destro con una certa fatica fastidiosa e cercò di puntarlo verso il faraglione davanti e più vicino all’uomo. Iniziò a canalizzare una sfera di cosmo nella sua mano. Lanciò il globo di luce rossastra in modo che questi viaggiando potesse arrivare a scontrarsi con la rocca del faraglione cercando di creare una frana che avrebbe attirato l’attenzione dell’uomo in quella direzione e al contempo possibilmente chiuso almeno un’0accesso ad una delle grotte sotto di essi.

    Se il nemico avesse continuato a guardare in quella direzione infatti significava che possibilmente lo sguardo di medusa sarebbe rimasto su di lui e Kichiro avrebbe avuto lo scontro che desiderava con il vero nemico in quella spiaggia, almeno per il momento.

    Canalizzò nuovamente il suo potere al centro del petto stavolta usandolo quasi come portale per le anime dell’oltremondo. Avrebbe canalizzato tutti gli spiriti chiamati a raccolta in un unico grande flusso, un raggio energetico che avrebbe puntato alla schiena del cavaliere, diretto allo scudo di medusa. «Perdonami cloth, ma devo farlo. » avrebbe aggiunto mesto scagliando il colpo.

    narrato | «parlato » | "Pensato" | «parlato png»
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    Nome | Kichiro

    Armatura | Vector del Lupo {III}

    Energia | Rossa

    Status Fisico | Arti intorpiditi

    Status Mentale | Sorry Cloth

    Status Vector | Integra. Indossata

    Riassunto Azioni |

    1. [MOVIMENTO] Balzo all’indietro per mettere distanza fra noi.

    2. [DIFESA] Uso [COSMO STRAORDINARIO II] per creare uno scudo che pari sia il tuo diversivo, che mi stupisce non fa danni, e il tuo attacco.

    3. [DIVERSIVO] Sparo un globo di [COSMO STRAORDINARIO I] ai faraglioni attualmente davanti a te per bloccarti una possibile via di fuga e attirare lì la tua attenzione.

    4. [ATTACCO] Lancio un raggio spirituale [RIPARAZIONE ARMATURE II] che possa impattare sul tuo scudo cercando di danneggiarlo in modo che non possa più sparare il suo raggio pietrificante





    Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
    Cosmo Straordinario II
    Questo è il primo dono del segno di Koth, la prima modifica fatta al corpo di Kichiro. Il mutageno lo ha reso come un ciliegio tra le altre piante, l’arbusto più bello, quello che spicca nella massa. Kichiro si eleva tra i suoi simili umani, mutati o non che siano, potendo sfoderare un potere cosmico che difficilmente altri pari energia possono eguagliare arrivando a poter competere ad armi pari anche con nemici ben più forti di lui. L’iterazione tra il segno di Koth e la costanza del samurai lo hanno reso una macchina di morte e distruzione in grado di mantenere alta la forza impressa nei suoi colpi senza risentire della fatica come farebbero altri guerrieri. Rimane però umano e non ha energie infinite, le sa solo usare meglio di chiunque altro.

    Le riserve energetiche di questi guerrieri sono talmente vaste da poter competere con la maggior parte dei propri pari energie senza fatica.
    - Scintilla Primigenia: Data la capacità del cavaliere di attingere ad una profonda conoscenza del cosmo, i suoi colpi sono pregni di forza cosmica. Gli attacchi portati contro un pari energia avranno una capacità distruttiva tale da risultare più forti di quelli normali. Questa capacità influisce anche sulla quantità di riserva energetica a disposizione del cavaliere, che si troverà ad avere una disponibilità cosmica superiore alla media dei suoi pari;
    - Flusso Stellare: La potenza e l’energia maggiorate adesso arrivano ad essere una via di mezzo tra l’energia di cui il cavaliere è in possesso e l’energia appena superiore;

    Anche la spada di Masamune ha bisogno di un buon fabbro
    Riparazione Armor II ad ENERGIA ROSSA: ripara liv.VI / incrina liv.IV / rompe liv.III

    Le armi che un samurai maneggia con l’utilizzo si sporcano e l’armatura che un guerriero indossa si indebolisce. Il filo si assottiglia, la vector si ammacca e frantuma. È per questo che un buon guerriero deve prendersi cura del suo armamentario tanto quanto si prende cura del proprio corpo o della propria mente. Un guerriero impara presto che le sue armi sono parte della sua stessa anima. Forgiate da essa e forgianti la volontà stessa del guerriero. Kichiro ha imparato a prendersi cura giornalmente della sua katana fin da quando la ebbe in dono e al giorno odierno rivolge quella stessa cura alla sua vector. Il giovane black saint ha messo l’anima nella sua manutenzione e studiando la fattura della sua cloth, lucidandola e riparandola giornalmente ha imparato come prendersene cura al meglio e come distruggerla. Distruggere e riforgiare la propria armatura è propedeutico all’evoluzione tanto ostentata dai Naharamiti. Distruggere le armature degli avversari è lanciare un monito profondo al nemico: nulla è per sempre. Evolvi o soccombi.

    - Apprendista: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado IV, può altresì incrinare quelle di un grado superiore rispetto a quanto consentito dalla propria energia;
    - Fabbro: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado VI. I propri attacchi mirati potranno danneggiare le armature di 1 grado superiore a quello consentito dalla propria energia.


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    CfTiu2u



    L'INDAGINE HA INIZIO CON UNO SCONTRO





    Fu improvvisa e irragionevolmente sbalorditiva l'azione che Kichiro stava mettendo in atto, la spiaggia era corrotta dalla luce purpurea del suo attacco. Un globo fatto di puro Cosmo sorvolava la piccola distesa di sabbia, andando a schiantarsi poco più in là, cambiando così le dimensioni del più piccolo fra i faraglioni, quello situato proprio a poche decine di metri da Ilio. la frana generata si riversò in mare alzando una marea di sabbia e acqua spumeggiante.
    Il giovane cavaliere di Perseo era alquanto interdetto e incredulo, l'attacco del nemico sembrava essere fuor da ogni logica.

    *Perché prendersela con quel povero scoglio troppo cresciuto, perché cambiare a quel modo lo scenario nel quale stiamo lottando?*

    Queste erano le domande che affollavano i pensieri del Saint. La stranezza di quel gesto non fece altro che indurre Ilio a voltarsi di scatto, per riportare subito l’attenzione verso il nemico. Doveva immediatamente controllare cosa stesse succedendo alle proprie spalle. In quell’istante lo vide, con le braccia penzolanti, immobili, scagliare un nuovo raggio generandolo dal nulla. Il silver Saint si trovava in una posizione alquanto scomoda, poiché si stava girando, l'unica cosa che poteva fare, era continuare la rotazione verso sinistra, in modo da potersi abbassare e incassare il colpo utilizzando lo spallaccio destro dell'armatura come uno scudo.
    Con lo scontro ormai iniziato già da diversi minuti, Ilio non era ancora in grado di distinguere i vari raggi e globi fatti dal suo nemico, non aveva ancora capito la differenza tra i colpi portati con il puro Cosmo e quelli che veicolavano quella sua pericolosa abilità, non era ancora in grado di poter definire con specifica precisione le differenze.
    Peccando di presunzione però aveva escluso a priori che quella nuova azione potesse celare di nuovo quel terribile effetto dell'attacco precedente, ma colui che gli si stagliava davanti non era un normale nemico.
    L'assalto attuato dall'avversario si rivelò identico al primo per sostanza, ma diverso per esecuzione.
    Lo spallaccio di Ilio, incassato il colpo, iniziò anch'esso a creparsi, come d'altronde era successo anche per la parte dell'armatura che gli ricopriva l'avambraccio destro.

    * ora è certo, l’armatura sta morendo…
    non lo tollererò oltre.*

    pensò Ilio, per poi lasciarsi sfuggire delle parole:

    "non posso lasciartelo fare"

    parole dette a denti stretti.
    La sua mascella era talmente contratta da poter notare, nella parte scoperta dell’elmo, i muscoli gonfi e le vene pulsanti. In lui montava una rabbia che doveva tener sotto controllo o altrimenti sarebbe esploso, nel vero senso della parola. L'armatura di Perseo, in fin dei conti lo aveva protetto fin dal loro primo incontro, era diventata una fidata alleata e preziosa amica, questo giocare al massacro non gli stava bene. Decise quindi di optare per una drastica soluzione.
    Intorno a Ilio, che nel frattempo si era rialzato, iniziò a turbinare il suo Cosmo bivalente, folate di vento di colore violaceo e bluastro avvolgevano l'intero suo corpo, aveva deciso di liberarsi di gran parte della sua armatura e lasciare al loro posto solo le protezioni del braccio sinistro e quella della parte superiore del tronco del corpo.
    Prese lo scudo di Medusa lo agganciò sul braccio sinistro e come aveva pensato fece. Si liberò dei pezzi dell'armor e allo stesso tempo fomentò il suo Cosmo così da fargli ricoprire interamente tutte le parti senza protezione, cercando di ottenere quella durezza straordinaria che soltanto la sua Resistenza poteva concedergli. Il vapore ricopriva la sua figura, il suo respiro era sempre più profondo e la sua concentrazione spinta al massimo, squame bluastre iniziarono ad apparire sulla sua pelle. Per Ilio quella mossa era un azzardo, ma doveva provare. Il suo avversario continuava ad insistere con quel raggio uccidi armature, e lui non voleva lasciarglielo fare, non voleva perdere una cosa così preziosa come la sua Cloth.
    Quindi stava mirando alla creazione una sorta di equilibrio, doveva continuare ad attaccare ma allo stesso tempo avrebbe difeso in due modi diversi.
    Avrebbe utilizzato la sua resistentissima pelle come una seconda armatura, così da poter bloccare gli attacchi che il nemico portava attraverso quella sua strana capacità.
    Aveva inoltre notato una cosa, i raggi di puro Cosmo erano caratterizzati da un colore rossastro, quindi avrebbe provato a far leva su questa ipotesi per tentare di ribaltare la situazione.
    In un attimo il corpo di Ilio si mosse, come solo può fare un cavaliere! Si susseguirono diversi boati sonici a scandire la sua accelerazione che dava il via al contrattacco. Seguendo un percorso a mezzaluna il giovane Julia tentava di effettuare una manovra di semi-accerchiamento, esplodendo al contempo verso il Lupo svariate sfere di energia cosmica, colpi semplici ma degni dell’attenzione del suo rivale. Tutto ciò era volto soltanto a creare confusione e disorientamento, in modo da mascherare la vera azione. Ilio aveva in mente di saltare improvvisamente all’indietro verso il promontorio alla fine della spiaggia, usandolo come trampolino per levarsi in aria e dall’alto, tentare un attacco aereo sul nemico, tutto celato dalle sue esplosioni, e così fece!
    Ilio doveva chiudere le distanze, non poteva perdere altro tempo e lasciare al suo avversario l’iniziativa, quindi dall'alto del promontorio si stava fiondando sul nemico, convinto di poterlo prendere a pugni, tirandogli ganci e diretti provenienti sola dall'arto destro, per iniziare.
    In fondo i colpi dati con la sua abilità attiva, non si sarebbero ripercossi sul suo corpo, paradossalmente poteva prendere a pugni e calci la cosa più dura al mondo, e uscirne totalmente illeso: né le sue mani, né le sue braccia, né altrettanto le sue gambe, avrebbero potuto ricevere un contraccolpo tale da subire lesioni. Quindi aveva deciso di portare lo scontro su di un altro livello, quello fisico.






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    Narrato -"Parlato" - *Pensato* - Monologo e/o Citazioni -
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    NUMI: Mormorio del cosmo di Ilio, i Lemures -
    NUMI: Mormorio del cosmo di Ilio, i Manes



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    Sullo scudo, Il volto di medusa, dai suoi occhi lo sguardo da cui sgorga il fascino dell’eternità, che nella nuda e gelida pietra è raccolto l’infinito, come emblema di quel che il tempo non può più toccare.
    Ma il prezzo e caro da pagare: pur raggiungendo la prossimità dell’incommensurabile, la roccia è priva di una qualsiasi anima.

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    Nome:
    Ilio Julia

    Cavaliere di Atena
    Silver Saint Di Perseo

    Stato Armatura:
    90% - con solo indosso le parti che proteggono il tronco superiore e il braccio sinistro, scudo sul braccio sx. Bracciale e spallaccio destro lesionati

    Stato Psicologico:
    turbato dal colpo ammazza armature e concentrato nel non subirlo più.

    Stato Fisico:
    94%

    Danni Subiti:
    spalla destra intorpidito dall'impatto del colpo

    Livello Cosmo:
    80%

    Energia:
    Verde






    ABILITA’ USATE:

    RESISTENZA STRAORDINARIA : II - Pelle di Linnormr
    Ilio intensifica la resistenza del suo corpo o di alcuni punti dello stesso, sia internamente che esternamente, sviluppando un’espansione di vapori ora molto più intensi. Tra questi soffi aeriforme si intravedono bagliori violacei che come squame brillano sulla sua pelle. Ora egli è in grado di sopportare meglio forti stress e sforzi immani come ad esempio: le variazioni di temperatura, la presenza di tossine e veleni nell’aria, l’assenza di ossigeno, le alte pressioni, le forze gravitazionali, gli impatti dovuti a oggetti fisiche o energie cosmiche. Inoltre è anche meno soggetto alla fatica fisica.


    TECNICHE EVENTUALI:


    DESCRIZIONE AZIONI DI:

    Contrattacco:



    Difensa:

    Il tuo diversivo rende Ilio più guardingo e lo spinge a voltarsi quasi istantaneamente, a quel punto nota il tuo attacco e presuppone erroneamente che sia un raggio di cosmo, lo incassa come descritto nel testo e grazie all'abilità RESISTENZA STRAORDINARIA II lo attutire a livello fisico, ma viene danneggiato lo spallaccio destro.

    Diversivo:

    Ilio, liberatosi di gran parte dell'armatura e con lo scudo di Medusa imbracciato a sinistra, inizia a correre in semi cerchio, con il promontorio alle spalle. Fa questo percorso diverse volte avanti e indietro, lanciando diverse sfere di energia cosi da celare il successivo attacco.

    Attacco:

    Saltando all'indietro sul promontorio e utilizzandolo come trampolino, celato dalle esplosioni, si fionda dall'alto sul Lupo per fare a botte. I suoi pugni sono intrisi di cosmo e di Resistenza Straordinaria II.

    Note:




    Scheda: Ilio









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    L’indagine ha inizio con uno scontro
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    Un altro colpo a segno, ma l’avversario non sembrava voler demordere. Non poteva aspettarsi di meno da un cavaliere di una qualsiasi fazione, specialmente da Athena. Il santo iniziò a muoversi a destra poi a sinistra poi di nuovo a destra in movimenti rapidi ed equidistanti da lui. Stava cercando un'apertura? Non gliela avrebbe concessa indipendentemente da quanto cosmo bruciava. Avvolse se stesso del suo cosmo scarlatto creando una barriera simile ad un uovo tutto intorno al suo corpo per proteggersi dall' avanzata di quello nemico che sembrava costituito da tantissimi colpi in rapida successione. Contemporaneamente balzò all'indietro e verso l'altro per evitare di venir bombardato completamente dal cosmo di Ilio, cosmo che però sembrava più voler creare una nebbia di guerra che fare veramente male. Come Kichiro non vedeva l'altro oltre la cortina cosmica era certo che allo stesso modo che Ilio non vedesse lui. Nel saltare però continuò ad avvertire un ritardo nei suoi movimenti, un formicolio insistente che non sembrava volerlo lasciare in pace. Parte delle esplosioni cozzarono contro il suo scudo, e nuovamente, seppur la quantità di cosmo fosse enorme, questi non sembrò accusare alcun vero danno. C'erano dei rinculi, cosmo contro cosmo, ma nulla di più. Esattamente come l'attacco precedente. Che stava facendo il suo avversario?

    Percepì un movimento con la coda dell’occhio, qualcosa che entrava rapido nel suo campo visivo: il santo di Athena, quasi nudo, si era lanciato contro di lui con tutta l'intenzione di fare a botte nella maniera più spartana possibile. Beh, non poteva esimersi dall' accontentarlo. Quella di togliersi l'armatura era stata una pessima idea per il nemico, perché sì Kichiro non poteva più rompergliela, ma Ilio era così esposto che un qualunque colpo incastrato per bene lo avrebbe stroncato. Ed era esattamente quello che intendeva fare. Concentrò il cosmo che lo avvolgeva spostandolo dalla forma di uovo fino a distribuirlo tutto sul suo braccio destro riempiendolo di finte fiamme cremisi che si allungavano su di esso rendendolo una solida lama infuocata. Appena Ilio fosse stato a portata avrebbe mosso il braccio cercando di colpire il suo avversario alla giugulare con il jab più potente che il suo corpo e cosmo potessero creare. Magari rallentato dal potere pietrificante del nemico, ma un semplice formicolio non gli avrebbe impedito di rispondere colpo su colpo. Dove il nemico andava a mirare in maniera casuale lui avrebbe concentrato tutto il suo potere in un unico attacco mirato al posto giusto del corpo, uno vitale che il suo nemico aveva sbadatamente lasciato scoperto.

    Impattando su di lui però si sarebbe completamente aperto alla pioggia di pugni nemici, selvaggi e casuali. Qualcuno arrivò sulla sua armatura creando lividi sotto di essa, la quale però resistette all’attacco senza nemmeno scalfirsi. Qualche pugno però arrivò sulle parti scoperte creando fratture più o meno grandi concentrate prevalentemente sul lato sinistro del suo corpo. Per qualche ragione il suo avversario aveva deciso di colpire con il solo pugno destro, forse per via dell'ingombrante scudo ora sul mancino. Curioso che fra tutti i pezzi di armatura avesse voluto tenere proprio quello. Ma lo scudo non l'avrebbe salvato in quel momento: Ilio doveva essere troppo preso nel colpire per avere la prontezza di alzarlo in difesa e parare quello che su un umano qualsiasi poteva essere un colpo ben più che letale.

    narrato | «parlato » | "Pensato" | «parlato png»
    rBDq8G4
    Nome | Kichiro

    Armatura | Vector del Lupo {III}

    Energia | Rossa

    Status Fisico | Arti intorpiditi. Botte nascoste sotto l’armatura e lividi e fratture sulle poche parti esposte, il tutto solo nel lato sinistro del corpo.

    Status Mentale | Concentrato.

    Status Vector | Integra. Indossata

    Riassunto Azioni |

    1. [MOVIMENTO] Balzo all’indietro e verso l’alto per cercare di togliermi dalla nebbia di colpi cosmici che cerco di incassare creandomi uno scudo di cosmo.

    2. [CONTRATTACCO] Ricopro il mio braccio destro del mio cosmo e sacrificando la difesa ti tiro uno scappellotto tra capo e collo [COSMO STRAORDINARIO II].





    Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero
    Cosmo Straordinario II
    Questo è il primo dono del segno di Koth, la prima modifica fatta al corpo di Kichiro. Il mutageno lo ha reso come un ciliegio tra le altre piante, l’arbusto più bello, quello che spicca nella massa. Kichiro si eleva tra i suoi simili umani, mutati o non che siano, potendo sfoderare un potere cosmico che difficilmente altri pari energia possono eguagliare arrivando a poter competere ad armi pari anche con nemici ben più forti di lui. L’iterazione tra il segno di Koth e la costanza del samurai lo hanno reso una macchina di morte e distruzione in grado di mantenere alta la forza impressa nei suoi colpi senza risentire della fatica come farebbero altri guerrieri. Rimane però umano e non ha energie infinite, le sa solo usare meglio di chiunque altro.

    Le riserve energetiche di questi guerrieri sono talmente vaste da poter competere con la maggior parte dei propri pari energie senza fatica.
    - Scintilla Primigenia: Data la capacità del cavaliere di attingere ad una profonda conoscenza del cosmo, i suoi colpi sono pregni di forza cosmica. Gli attacchi portati contro un pari energia avranno una capacità distruttiva tale da risultare più forti di quelli normali. Questa capacità influisce anche sulla quantità di riserva energetica a disposizione del cavaliere, che si troverà ad avere una disponibilità cosmica superiore alla media dei suoi pari;
    - Flusso Stellare: La potenza e l’energia maggiorate adesso arrivano ad essere una via di mezzo tra l’energia di cui il cavaliere è in possesso e l’energia appena superiore;

    Anche la spada di Masamune ha bisogno di un buon fabbro
    Riparazione Armor II ad ENERGIA ROSSA: ripara liv.VI / incrina liv.IV / rompe liv.III

    Le armi che un samurai maneggia con l’utilizzo si sporcano e l’armatura che un guerriero indossa si indebolisce. Il filo si assottiglia, la vector si ammacca e frantuma. È per questo che un buon guerriero deve prendersi cura del suo armamentario tanto quanto si prende cura del proprio corpo o della propria mente. Un guerriero impara presto che le sue armi sono parte della sua stessa anima. Forgiate da essa e forgianti la volontà stessa del guerriero. Kichiro ha imparato a prendersi cura giornalmente della sua katana fin da quando la ebbe in dono e al giorno odierno rivolge quella stessa cura alla sua vector. Il giovane black saint ha messo l’anima nella sua manutenzione e studiando la fattura della sua cloth, lucidandola e riparandola giornalmente ha imparato come prendersene cura al meglio e come distruggerla. Distruggere e riforgiare la propria armatura è propedeutico all’evoluzione tanto ostentata dai Naharamiti. Distruggere le armature degli avversari è lanciare un monito profondo al nemico: nulla è per sempre. Evolvi o soccombi.

    - Apprendista: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado IV, può altresì incrinare quelle di un grado superiore rispetto a quanto consentito dalla propria energia;
    - Fabbro: Il personaggio potrà riparare armature fino al grado VI. I propri attacchi mirati potranno danneggiare le armature di 1 grado superiore a quello consentito dalla propria energia.


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