I Fuggitivi del Santuario

Role sull'Isola del Tempo con Shigeo dei Pesci, Dana del Pavone e Mikhail della Chioma di Berenice

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    Cosa voleva dire essere una fuggitiva, ricercata dai propri compagni e costantemente in pericolo di vita? Dana ci aveva pensato molto nei mesi passati, quando si trovava sola a chiedersi come stesse Shigeo e se - magari in un momento in cui la sua mente era lucida e non prigioniera delle ombre che all'epoca pensava lo controllassero - sentisse la nostalgia della Grecia e del Grande Tempio.

    Le lunghe nottate insonni, spesso trascorse a suonare con la schiena poggiata alla lapide di Menisteo, non le avevamo dato una risposta soddisfacente in tal senso o - per lo meno - non una che si avvicinasse alla realtà.

    Essere in fuga da soli faceva schifo, né più né meno. Era necessario essere sempre in movimento e cercare di lasciare dietro di sé meno tracce possibile...inoltre bisognava sempre dormire con un occhio aperto e questo non era per nulla riposante, nemmeno per la Sacra Guerriera che vestiva le vestigia legate al mito del Gigante Argo dai Cento Occhi.

    Per fuggire da Rodorio.Dana aveva sfruttato la nave che il Santuario le aveva messo a disposizione per partire alla ricerca di Shigeo dei Pesci ma - consapevole che si trattava di uomini fedeli al Trono di Grecia - non si era fatta accompagnare là dove le istruzioni riservate ricevute le avevano indicato. Al contrario si era fatta portare in un grande porto, ove con la scusa di parlare con un informatore era sparita, per poi intrufolarsi furtivamente su di un mercantile che l'aveva portata altrove, in un luogo dal quale era possibile raggiungere l'isola dei pirati.

    Era quello il punto di partenza che le era stato indicato per cercare Shigeo, un covo di malfattori e poco di buono ove non vigeva alcuna legge se non quella del più forte ed ove non vi erano divinità, se non il dio denaro e la eea avventura.

    Prima di recarvisi Dana aveva dovuto trovare il.kodo.di rendersi meno...evidente, diciamo. Fin da subito, infatti, la ragazza aveva compreso che una armatura d'argento ed uno scettro d'oro non erano esattamente qualcosa che passasse inosservato e, anche dopo aver richiuso la Cloth nel Pandora Box ed aver avvolto lo scettro in una coperta, la cosa non era troppo migliorata.

    Era stato un gruppo di criminali di strada nella città portuale a farglielo capire, quando l'avevano circondata di notte pretendendo di avere ciò che con sè portava e - quando si accorsero del suo essere una ragazza - forse anche qualcosa in più. Poco male, fu cosa da poco spiegare loro per quanti motivi le loro idee fossero fallaci e la cosa le fruttò anche un po' di soldi (quelli che avevano in tasca), con cui affrontare la parte successiva del viaggio.

    Però era chiaro che doveva mimetizzarsi meglio. Per questo impiegò parte del proprio esiguo capitale per acquistare uno zaino abbastanza capiente da contenere lo scrigno della Cloth ed una custodia per strumenti musocali, ove rinchiuse lo scettro di Nike. Dopodiché comprò una mantella che la coprisse dalla testa ai piedi e ripartì, mimetizzandosi al punto di rinunciare al proprio nome facendosi semplicemente chiamare Menestrello.

    Aveva vagato molto il Menestrello, prima di trovare sull'isola dei Pirati il giusto equipaggio. Aveva trascorso parecchi giorni nelle locande, dalle più squallide a quelle più lussuose, suonando per raccimolare qialche soldo e tenendo le orecchie ben tese, atte a captare utili indizi.

    Nessuno si era domandato chi fosse quel tuzio coperto dalla testa ai piedi di stracci, perché nessuno faceva domande sull'Isola dei Pirati. All'inizio Dana aveva dovuto difendere i suoi averi con la forza e - in un paio di occasioni - aveva dovuto rompere qualche osso andando ad aggiungere su quel personaggio dalla voce metallica un ulteriore velo di mistero.

    Poi aveva suonato una volta alla Sirena Blu, il locale ove erano soliti andare a bere i Capitani delle navi attraccate. Era stata una serata malinconica, perché quello era l'umore della Sacerdotessa, ma la sua musica aveva colpito alcuni tra i pirati più temuti dell'Isola e da allora nessuno più aveva osato infastidirla.

    Poi, una sera, mentre si esibiva in una ballata un po' più vivace in uno dei bordelli locali aveva sentito un marinaio parlare di un viaggio, durante il quale avevano accompagnato un giovane uomo la cui descrizione poteva essere quella di Shigeo.

    Nonostante il cuore le battesse a mille nel petto - in fondo, quanti giovani asiatici taciturni con bagagli ingombranti potevano essere passati per quell'isola? - si informò discretamente da una prostituta del locale sulla nave cui appartenesse quel marinaio e si dileguò.

    Non fu facile trovare il Capitano di quella nave e ancor meno intercettarlo in privato per parlargli, al fine di ottenere un passaggio verso l'isola ove avevano tempo prima abbandonato Shigeo.

    Dana non aveva molto da offrire, se non le proprie modeste abilità, ma il Capitano parve comprendere che lei - come quell'ospute di tempo prima - fosse qualcosa più di un essere umano, qualcosa da non contrariare.

    Ed ora, dopo giorni di navigazione in compagnia di un equipaggio volgare ed inaffidabile, eccola su una scialuppa dotata di vela - omaggio del capitano per aver contribuito a difendere la nave durante l'attacco proditorio di un rivale - mentre giungeva su un'isola sperduta e senza nome.

    Toccando terra, Dana si augurò sinceramente fosse nel luogo giusto, quindi si fece torza e trascinò a secco la piccola imbarcazione di legno, spingendola nella sabbia sino ad un vicino boschetto al fine di renderla invisibile dal mare.

    Infine, accaldata ed affaticata, si concesse un minuto di riposo prima di issarsi sulle spalle lo zaino contenente il Pandora Box. Esitò un momento con in mano la custodia per strumenti musicali, aprendola come faceva di tanto in tanto quando cercava conforto.

    Su un panno di morbido tessuto lo scettro di Nike brillava di oro puro, ricordando alla Sacerdotessa le parole di Athena e la propria promessa "Tornerò, mia signora... tornerò con i Vostri Santi per salvarvi..."

    Per farlo, però, doveva radunare i guerrieri fedeli alla Dea. E per riuscire aveva innanzitutto bisogno di trovare Shigeo. Ne aveva bisogno perché sapeva lui fosse consapevole della situazione, si era detta. Aveva invero trovato molti motivi validi per giustificare quella scelta, tutti motivi razionali e perfettamente sensati. Ma ve ne erano anche altri, altri che non avrebbe osato confessare a nessuno, neppure a sè stessa.

    Perché una Sacerdotessa di Athena non poteva avere paura del futuro e delle battaglie che la attendevano e, certamente, non poteva trovare coraggio e ispirazione nei propri compagni d'arme...

    Con uno sbuffo cercò di cancellare quei pensieri e richiuse la custodia, cercando di non lanciare un'occhiata al piccolo fagotto contenuto insieme allo scettro. Era stata una cosa stupida comprarlo sull'isola dei pirati ma, quando aveva visto la vecchia che li vendeva non aveva resistito.

    Raccolta la custodia si sistemò meglio il mantello che la copriva e si avviò verso l'entroterra, in cerca di un punto rialzato dal quale avrebbe potuto osservare l'intera isola e farsi un'idea di dove iniziare a cercare un Santo d'Oro ribelle e fuggitivo.

    Chissà - si trovò fugacemente a pensare mentre un mezzo sorriso si apriva sul suo viso al di sotto della maschera d'argento - chissà se anche essere fuggirivi in due era uno shifo?

    -----^----- -----^----- -----^-----


    Status Fisico: illesa
    Status Mentale: pensierosa ma determinata a portare a termine l'incarico adfidatole.
    Parametri: Cosmo 24 (area d'effetto tecniche 14m/+150°/-100°/200v) - Corpo 15 (60 km/h, pressione 150 kg, distruzione cloth Grado 1) - Mente 31 (7 sensi) - Spirito 20 - Punti Eroe 218
    Status Cloth: Silver Cloth del Pavone (Grado V)
    Riepilogo azione:
    Tecniche utilizzate:
    <b>Consumo Cosmico:


    Dana Ivanova Korov
    « Energia Rossa »

    Silver Saint del Pavone


    Edited by 1701E - 27/8/2022, 15:40
     
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    I Fuggitivi del Santuario


    - Post I -La fusione del metallo era compiuta, oramai non rimaneva che qualche giorno prima della sua partenza, l'idea iniziale era quella di andare a recuperare i Saint in missione e tentare di convincerli della verità delle sue parole, non sarebbe stata un'impresa facile, lo sapeva. In secondo luogo era intenzione di Mikhail andare nel nord dell'Europa, magari qualche God Warrior ancora in attività era presente nelle steppe "Anche se non ne ho visti l'ultima volta, strano. Chissà cosa sta succedendo da quelle parti, quegli esseri usciti dal tronco dell'albero sacro non promettevano nulla di buono".

    Ma prima di poter ritornare a Rodorio e prima ancora di avventurarsi nelle lande ghiacciate di Asgard avrebbe dovuto portare i resti fusi del pugnale ad un fabbro ad Est, un erede dell'antica scuola di forgiatura nipponica, a detta di Shigeo la migliore al mondo "Peccato che la sua patria sia stata cancellata dalla faccia dell'esistenza, sarebbe stato interessante come viaggio..."

    «Shigeo, penso che prenderò la barca con cui sono arrivato e chiederò un passaggio verso l'Europa Continentale, i pirati potrebbero avere informazioni interessanti da scambiare.»

    La sera prima della partenza programmata Mikhail tornò verso la spiaggia, lì dove tempo prima aveva nascosto la scialuppa regalatagli dal capitano Val "Chissà come se la passa quel ragazzo, immagino sia ritornato qui e abbia portato notizie della mia scomparsa in patria non avendo visto nessuno ad attenderlo. Chissà Tehuti che avrà pensato, se non sono morto mi ammazzerà lei di sicuro alla fine di tutto questo trambusto"

    Fu così che mentre si avvicinava alla sponda del mare, dopo aver passato diverse ore della notte a controllare che la sua imbarcazione non avesse problemi di sorta, un tremito lo fermò, una barca era in arrivo, non sapeva di preciso chi ci fosse e se fosse stato qualcuno di più forte di lui sicuro lo avrebbe già sentito dato che la piccola scialuppa era quasi a riva, mentre lui era al limitare estremo della foresta.

    Un'esile figura ammantata e con un pacco ingombrante scese e tirò a riva la barca "L'ha ritirata da sola? Non deve essere un normale essere umano, anche questa emanazione cosmica, ho come l'impressione di averla già sentita una volta, parrebbe proprio che un Saint sia arrivato su questi lidi infine."

    La figura si girò nella sua direzione, un raggio di sole, oramai quasi sorto del tutto, illuminò per un breve secondo il volto del nuovo isolano, quasi stupito Mikhail notò che sulle loro tracce avevano messo una Sacerdotessa, la lunga chioma di capelli raccolti nella tipica treccia non lasciarono alcun dubbio "Dana? Forse pensano che sia ancora vivo e hanno mandato qualcuno a controllare, non deve essere per forza una missione offensiva"

    Il fatto che fosse uno dei pochi Saint con cui aveva parlato prima di partire per la missione lo rincuorò, facendogli inconsciamente abbassare la guardia "Aspetta, non per forza deve essere una missione di salvataggio solo perchè è venuta una sacerdotessa e non anche Zerean. Non devo abbassare la guardia, è una guerriera molto abile che ha partecipato alla guerra contro Sin"

    Dana portò la barca fino al limitare del bosco, se avesse fatto cento metri più a nord avrebbe trovato anche quella dell'altro russo sull'isola, ancora coperta di sterpaglie e vicino al fiumiciattolo. La vide addentrarsi e iniziò a
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    seguirla a distanza di sicurezza sopendo il più possibile il suo cosmo, finchè non la vide salire sopra una collinetta brulla e poco alta, ma con un ottimo affaccio sull'entroterra; seguitala fino a quasi in cima oramai era sicuro che l'avesse percepito, forse anche da un bel po' decise perciò di giocare il tutto per tutto "Affrontarla direttamente potrebbe darmi un momento di vantaggio se la dovessi lasciare sorpresa, il sole è alle mie spalle, dovrei avere un minimo di effetto sorpresa"

    «доброе утро жрица, qual buon vento la porta da queste parti? Un po' fuori mano dalla cittadina di Rodorio.»

    Il cosmo del Cavaliere di Berenice era pronto, sul punto di liberarsi se avesse notato il pericolo di un attacco, la cloth però era rimasta al villaggio "Dovrebbe fare in tempo, ma speriamo non ce ne sia bisogno" liberò quindi una piccola parte di energia psionica per poter creare una delle sue daghe nel palmo della mano destra aperta "Ti prego non farmela usare"


    Narrato ✧ «Parlato»«Parlato Altrui»
    NOME Майкл Федорович Коваленко;
    CASTA Saints;
    ENERGIA Rossa;
    ARMATURA Bronze Cloth di Berenice [III];

    STATUS FISICO Ottimo;
    STATUS PSICHICO Allerta;
    STATUS CLOTH Integra e non indossata;

    RIASSUNTO AZIONI Vado a controllare la mia barchetta quando noto l'imminente approdo di una scialuppa, mi accorgo essere un saint e inizio a seguirti a distanza con il cosmo quanto più sopito possibile.

    In russo: "buongiorno sacerdotessa del pavone"


    PARAMETRI:

    COSMO - 38 CORPO - 15 MENTE - 40 SPIRITO - 20


    ABILITÀ:

    • DIMENSIONI
    La capacità di aprire portali e faglie dimensionali, le dimensioni hanno potenti forme di attrazione e compressione al proprio interno che risputano l'avversario fortemente debilitato fisicamente e psicologicamente. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 - Il potere dimensionale si manifesta come un effetto "strappo" su cose e persone (danni da taglio leggeri - effetto rottura sugli oggetti)

    • COSMO STRAORDINARIO
    Capacità di ardere il proprio cosmo fino ai limiti della propria costellazione. Questo si traduce in combattimento nella straordinarietà di un cosmo che può esprimersi senza riserve.

    • POTERI PSIONICI
    Comprendono una varietà di poteri mentali come psicocinesi, telecinesi, levitazione, visione del vero. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 – l cavaliere ha una vaga conoscenza dei poteri psionici ed è capace di mescolare tale energia con il proprio cosmo sia per fini difensivi che per indurre nell'avversario uno stato di vertigine.

    ➢Grado 3 - Psicocinesi - I poteri mentali del cavaliere si raffinano e possono indurre nell'avversario uno stato di confusione ovvero -5% parametro corpo. Raggiunto questo grado di abilità, si è in grado di manifestare concretamente le capacità psioniche generando quella che, in gergo, viene definita 'morsa cinetica' ovvero un attacco mentale misto (COSMO/MENTE) che coinvolge sia il cosmo che i poteri mentali del cavaliere con l'unico scopo di danneggiare fisicamente l'avversario.


    TECNICHE:



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    «Easy mode is now selectable»



    Edited by Nwalmaër - 26/8/2022, 18:40
     
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    M
    i svegliai nel cuore della notte con un rantolo soffocato, gli occhi sgranati e la fronte imperlata di sudore. Sul piccolo comodino di legno della mia stanza c'era ancora un vecchio termometro di mercurio poggiato vicino ad una bacinella d'acqua con delle pezze umide. Avevo la febbre alta, ma ero ancora vivo.

    "Ormai ho perso il conto delle volte in cui mi sono ritrovato sul fondo di un letto d'ospedale o, comunque, in convalescenza tra la vita e la morte. Dovrei cercare di cambiare abitudini, tanto per sperimentare qualcosa di nuovo."

    Rimasi disteso in posizione supina a lungo, respirando profondamente per ritrovare la calma. Mi girai su un fianco abbandonandomi ai ricordi, al tempo in cui Timotheos mi aveva insegnato ad agire come un cavaliere, a pensare la giustizia non come un ideale da raggiungere ma come una buona pratica da seguire quotidianamente. L'immagine del suo corpo martoriato dal male, utilizzato come strumento di vendetta per mettermi definitivamente a tacere, mi diede il voltastomaco. Avevo prestato giuramento, fatto promesse e combattuto contro creature al di là delle mie possibilità per dimostrare di essere all'altezza della situazione, di meritare l'armatura d'argento dell'altare che era già stata, tempo addietro, nelle mani della mia famiglia. Nel momento del bisogno avevo anche supplicato le sacre vesti dei Pesci di darmi la forza per salvare Atena, qualunque fosse stato il prezzo da pagare. Dare tutto me stesso, però, non era stato sufficiente.

    "Meglio uscire a prendere una boccata d'aria."

    Scostai le coperte leggere da un lato ed utilizzai come perno il braccio destro per mettermi seduto sul ciglio del letto. Dalla grande finestra quadrata che si affacciava sul villaggio e sulla foresta, più lontana, potevo scorgere la bellezza della natura selvaggia, libera dall'opera dell'uomo, lasciata completamente a disposizione della fauna del luogo. Tra tutte le cose mostruose portate alla luce da Sin, l'Isola del Tempo era un'eccezione la cui rarità andava preservata ad ogni costo. Quella e la presenza di Ashara e dei suoi guardiani. Camminai fino all'uscita del piccolo complesso scavato nella pietra che ospitava la mia stanza, sbandando leggermente per la stanchezza e la mancanza di equilibrio, una novità alla quale, prima o poi, avrei dovuto abituarmi. Dopo alcuni minuti incontrai Mikhail, pronto finalmente per partire alla volta dell'Europa, bagagli in spalla e lo sguardo determinato di chi ha preso una decisione e intende portarla avanti fino in fondo.

    «Ti auguro buon viaggio. Con un po' di fortuna, incontrerai la stessa ciurma che mi ha scortato fin qui alcuni mesi fa. Pagali bene e non avrai di che temere. Paragonati ad altri individui, i pirati potrebbero essere perfino considerati degli allegri compagni di bevute che, di tanto in tanto, hanno degli atteggiamenti troppo zelanti»

    Sorrisi appena, immaginando il volto grassoccio ed arrossato del capitano che mi aveva condotto vicino all'Isola diventare paonazzo, gonfiarsi e poi sbiancare alla vista delle ferite subite alle Dodicesima Casa. Il medico di bordo si era preso cura di me, al giusto prezzo, finché non ero sbarcato, scuotendo la testa contrariato per la mia decisione di interrompere le medicazioni ed i trattamenti.

    "Mi hanno trattato meglio loro di alcuni cavalieri del Grande Tempio. Roba da non credere"


    Mikhail si allontanò nel cuore della foresta ed io feci altrettanto, ognuno per la propria strada, come il giorno del nostro incontro. Vagai per alcune ore, fermandomi sporadicamente per dissetarmi e raccogliere alcune erbe officinali che Ashara mi aveva insegnato ad usare all'occorrenza. Per preparare l'infuso avevo bisogno di un luogo coperto, sicuro, come la grotta che avevo abitato per lungo tempo.

    "L'altro rifugio dovrebbe essere ancora in piedi. Preferivo il vecchio, ma non ho molta scelta"

    Seguendo il corso del fiumiciattolo che si diramava dalla montagna in cui giacevano i resti della Bestia al centro del villaggio, mi ritrovai di fronte ad una piccola capanna, estremamente fragile e mal ridotta, il mio primo ed ultimo tentativo di improvvisarmi esploratore.

    «Sarai anche scomoda, umida e puzzolente, ma sei vicina alla costa e ti ho fatta con le mie mani. Domani mi darò da fare per iniziare a recuperare i materiali utili a costruire una piccola imbarcazione. Gli uomini di Ashara penseranno al resto»


    ━━━━━━ ◦ ❖ ◦ ━━━━━━



    Fui svegliato dal calore dei raggi del sole che si abbattevano ferocemente sulla capanna, trasformandola in una prigione asfissiante, talmente calda da poter essere utilizzata come grosso bollitore per cuocere al vapore qualsiasi pietanza, mammiferi parlanti compresi.

    "Ora capisco perché l'avevo scartata preferendole la grotta. Per fortuna ho già bevuto l'infuso prima di coricarmi, altrimenti si sarebbe guastato senza ombra di dubbio"

    Uscii il più in fretta possibile, acclimatandomi alla temperatura esterna prima di incamminarmi verso la spiaggia. Mossi il primo passo verso il fitto della foresta ma fui costretto a fermarmi, colpito da una sensazione strana, adrenalinica. Flebile e appena percettibile, il sentore di un cosmo che conoscevo fin troppo bene si affacciò sul mio orizzonte percettivo.

    "Non è il cosmo di Mikhail... è quello di..."

    Guardai istintivamente a nord ovest, dove una piccola collinetta interrompeva la distesa di piante tropicali e seppi di dover seguire quella direzione, l'unica in cui la traccia che avevo avvertito si mostrava più forte, per quanto potesse esserlo a quella distanza. Camminai velocemente, arrancando nei punti in cui la vegetazione costituiva una vera e propria barriera naturale per chiunque volesse addentrarsi nel cuore dell'Isola. Ancor prima di arrivare ai piedi della collina, sentii anche il cosmo del cavaliere di Berenice.

    "Come mai è ancora qui? Deve aver notato anche lui una presenza estranea, così ha deciso di verificare personalmente e ritardare la partenza."

    Occultare il mio potere spirituale sarebbe stato inutile perché non avevo alcuna intenzione di attaccare la guerriera che avevo tradito, la stessa che mi aveva sostenuto quando più ne avevo bisogno. Quanti sbagli avevo commesso, quante ferite inflitte ingiustamente ai pochi amici che mi erano rimasti. Senza attendere oltre, superai gli ultimi alberi che delimitavano la zona della collina, creando un curioso effetto ottico che la faceva somigliare ad una calotta cranica sbiancata dal sole e crepata in più punti.

    «Dana...?»





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    narrato ۞ «parlato» ۞ "pensato" ۞ °telepatia°

    NOME ۞ Shigeo Tamura

    ENERGIA ۞ Blu

    CASTA ۞ Cavalieri d'oro di Atena

    CLOTH ۞ Pesci [VIII]

    FISICAMENTE ۞///

    MENTALMENTE ۞ ///

    STATUS CLOTH ۞ ///

    RIASSUNTO AZIONI ۞ Lascio il villaggio per una passeggiata notturna e mi dirigo al mio secondo rifugio per preparare un infuso medicamentoso. Mi sveglio per il caldo e avverto la flebile presenza di un cosmo fin troppo noto, quello di Dana. Mi addentro nella foresta fino ai piedi della collina, palesandomi agli astanti, poi richiamo l'attenzione della mia compagna saint.

    ABILITÀ

    SPIRITO ۞
    Richiamando il proprio potere spirituale, il cavaliere ne fa un’arma, utilizzandola affinché arrechi danno alle anime altrui causando, nei propri nemici, la progressiva incapacità di richiamare il cosmo

    Grado V:
    I colpi di pura matrice spirituale nella manifestazione del danno sul corpo avversario possono avvalersi degli effetti causati dal passaggio in una illusione di grado II (es. Virgo scagliando il Rikudo - Rinne genera un'illusione spirituale che scaglia il corpo nemico in uno dei 6 mondi, al ritorno dell'anima nel corpo, il nemico subisce sul proprio corpo il danno della visione) qualora il caster non si avvalesse di questa illusione, potrà utilizzare il proprio potere spirituale per generare una fiamma fatua. In entrambi i casi il danno - che si manifesti attraverso le illusioni dei mondi o tramite i fuochi fatui - è un progressivo sfinimento, portatore dell'incapacità di evocare il cosmo - decurta di un ulteriore 5% il parametro cosmo


    SIGILLI ۞
    L'essenza cosmica del cavaliere si manifesta sotto forma di segni evidenti sul corpo oppure sul campo di battaglia. Questi sono veri e propri sigilli, contenitori vuoti per definizione fino a quando non vengono riempiti dal potere del loro evocatore, sortendo i più svariati effetti.

    Grado VI:

    La dispersione si applica a tutte le abilità.



    TECNICHE



    Edited by Nwalmaër - 26/8/2022, 20:30
     
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    Dana sperava di essere riuscita a giungere sulla spiaggia senza attirare l'attenzione degli eventualilocali presenti sull'isola. ovviamente non era davvero a conoscenza del fatto se qualcuno vi vivesse o meno, per il semplice fatto che non aveva potuto studiare i dettagli della missione affidatale dal Grande Sacerdote per via di come le cose erano precipitate.

    La fortuna, però, non era stata dalla sua parte e qualcuno doveva averla vista sbarcare poiché, poco tempo dopo essersi inoltrata nella foresta, la Sacerdotessa del Pavone si rese conto di essere seguita. chiunque fosse non stava palesando un proprio Cosmo in quel momento, quindi Dana dovette usare trucchi più...mondani, diciamo, per percepire la sua posizione.

    fortunatamente la fanciulla aveva un orecchio molto affinato a causa degli studi musicali, quindi riuscì abbastanza rapidamente ad individuare direzione e distanza dell'inseguitore, oltre che ad ipotizzare fosse un uomo robusto, al eno a giudicare dal peso con cui aveva spezzato alcuni rametti.

    Cosa avrebbe dovuto fare? Affrontarlo? Fuggire?

    Difficile dirlo senza sapere chi la seguisse, ovviamente. Alla fine Dana si disse che non aveva senso continuare a portare a spasso il proprio inseguitore per la foresta, quindi cerco uno spiazzo abbastanza libero da rocce ed alberi e vi si fermò, sfilando il pesante zaino contenente il Pandora Box ma tenendo il portastrumenti con lo scettro di Nike.

    Quindi si volse nella direzione dalla quale l'inseguitore veniva, osservandolo emergere dalla foresta poco dopo. Era pronta a diverse possibilità, che spaziavano da aborigeni primitivi a Specter o Saint lanciato sulle sue tracce, ciononostante il volto dell'inseguitore la stupì ugualmente.

    Il Saint della Chioma di Berenice era lì, che la osservava da debita distanza, evidentemente in allerta ma senza la sua Cloth, apparentemente stupito di vederla in quel luogo ma non apertamente ostile.

    D'altra parte Mikhail era partito per la propria missione addirittura prima di lei, dato che lei aveva inseguito per ore Malakia, prima di battersi con Flamadras, quindi poteva anche essere che non sapesse del suo... tradimento...

    Se così era, forse c'era una possibilità di evitare uno scontro contro il Bronze Saint innocente e - magari - perfino di avvertirlo del pericolo che gravava sul Santuario.

    Il giovane compagno di Tehuti le si rivolse in Russo, come era stato solito fare le altre volte che si erano incrociati. Stavolta, però, pareva guardingo e ciò allerto anche Dana, la quale sfiorò inconsciamente la cintura che reggeva il portastrumenti, prima di rispondere "Мое почтение, святой из Комы. Я мог бы сказать то же самое о тебе, верно?*"

    Dopodiché, dato che lui era passato al greco, anche la ragazza decise di fare altrettanto concludendo "Ma ahimè nessuno di noi può concedersi il lusso di una vacanza, quindi la risposta non può essere - per entrambi - che...il nostro dovere."

    D'altro canto non erano trascorsi che pochi giorni da quando Soma aveva assegnato loro le rispettive missioni e Mikhail sapeva perfettamente quale fosse quella di Dana. La ragazza avrebbe forse aggiunto altro, ma in quel momento una seconda presenza di palesò al limitare della radura.

    Voltando leggermente il volto coperto dalla solita maschera, ancorché crepata, l'allieva di Menisteo di Eracle poté così vedere la figura provata di Shigeo, a sua volta privo della sacra armatura e - apparentemente - ferito in maniera piuttosto seria anche se non recente.

    Nonostante la ferita più grave fosse piuttosto evidente - impossibile non notarla, in tutta onestà - la mente della ragazza impiegò svariati secondo a razionalizzare ciò che vedeva e, durante quel tempo, rimase totalmente bloccata.

    Era lì...dopo tanto tempo, dopo tanto pensieri su cosa sarebbe successo quando lo avesse rivisto...adesso era lì. Dire che il cuore di Dana fosse in subbuglio sarebbe stato dire un eufemismo, minimizzando la complessità delle emozioni che la percorrevano. Emozioni potenti e contrarie che non potevano essere visibili sul volto a causa della maschera, ma che scuotevano il Cosmo d'Argento.

    Era felice di rivedere l'amico e preoccupata per lui, poiché mai avrebbe pensato di ritrovarlo in simili condizioni, come se fosse a stento uscito vivo da una durissima battaglia. Ed era anche arrabbiata, furiosa a dire il vero: era furiosa con lui, poiché aveva agito alle sue spalle, aveva fatto tutto da solo senza farsi aiutare!

    Dana ci aveva pensato, ovviamente...aveva capito che lo aveva fatto perché non era certo lei gli avrebbe creduto. Si era probabilmente chiesto se lei - così fanatica nel suo cieco credere in Athena - non avrebbe cercato invece di fermarlo. E, forse, lo aveva fatto anche per proteggerla, per tenerla al sicuro dalle ripercussioni del suo gesto in caso - come poi era avvenuto - non fosse stato in grado di purificare la Dea.

    Ma a cosa avevano portato queste premure? A mesi di patimento, struggendosi su azioni che non capiva e cercando spiegazioni che non poteva trovare, cercandole nel luogo sbagliato. Avevano portato Dana a continuare a fidarsi di Athena, avallando i suoi metodi e credendo ciecamente nella strada da lei tracciata.

    Avevano portato allaveecisione - forte e sofferta, ma soprattutto spietata - di non affrontare gli Spectre in quella taverna di Rodorio, condannando degli avventori avidi ad un destino di morte e dolore. E aveva portato alla morte di Myra, che Dana aveva portato con sé da Athena anziché lasciare al sicuro lontano.

    Ovviamente non era davvero colpa di Shigeo, Dana lo sapeva. La colpa era sua e - una volta salvata Athena - avrebbe espiato per questo. Ma ora non era pronta ad ammetterlo: sentiva gli occhi pizzicarle e sentiva il cuore battere così forte da fare male. Voleva correre ad abbracciarlo e voleva colpirlo, urlargli contro tutto ciò che le traboccava dal cuore...tutto!

    "Shigeo..." disse solo, non fidandosi troppo della propria voce certamente tremula per l'emozione. La maschera crepata copriva totalmente il viso e dava un timbro leggermente metallico al tono, ma non era in grado di cancellare totalmente quel fremito, lo sapeva bene, quindi non riuscì a trovare, nell'immediato, il coraggio di proseguire.

    Avanzò però di un passo verso di lui, lasciando al contempo cadere il portastrumenti e sfilando il mantello, che occultava il corpo minuto della Sacerdotessa. Probabilmente era la prima volta che si mostrava ai due Santi senza Cloth o - comunque - senza almeno la cotta da allenamento.

    Non pareva poi così minacciosa, col fisico minuto - ancora di ragazzina sebbene avvolto negli abiti fascianti che di solito indossava sotto la corazza - ed i capelli lunghi, nonostante il viaggio rigidamente raccolti nelle solite treccine fissate da perline recanti il nome della sua squadra di Hockey del cuore, vero?

    Chissà cosa avrebbe pensato Mikhail, che ancora stava in guardia, il corpo teso pronto a scattare. Non poteva essere un caso che fosse lì e girasse senza Cloth per l'isola...forse era stata la sua missione a portarvelo, ma lui sapeva del presunto tradimento di Shigeo. Lo sapeva perché era con lei nella sala del Grande Sacerdote, quando Soma aveva incaricato lei di trovare e catturare il Gold Saint dei Pesci.

    Lo sapeva, ma non aveva avuto reazione alcuna alla sua comparsa. Questo voleva forse dire che anche lui sapeva della minaccia incombente su Athena? Shigeo lo aveva detto a lui e non a lei???

    Non era un pensiero poi così razionale, in fondo. Ma c'era poco di razionale nell'anima di Dana, in quel momento. La razionalità le avrebbe imposto di parlare, di spiegarsi subito prima che i due pensassero che fosse una di aria inviata dal Santuario.

    La razionalità, in quel momento, si trovava peró lontana da quella collinetta spoglia...per questo la ragazza di Mosca non si fermò, anzi: accelerò il passo in una leggera corsa, incurante di come l'allievo di Tehuti avrebbe preso la cosa. Se non fermata fisicamente - cosa che avrebbe innescato inevitabilmente ad una reazione stizzita ed infuriata - avrebbe chiuso le distanze col Santo d'Oro ribelle, sino a giungere ad un passo da quella figura debilitata.

    Quando la distanza fosse stata nulla, la mano destra sarebbe scattata in uno schiaffo, diretto alla guancia sinistra del ragazzo, accompagnata (a prescindere che il colpo andasse o meno a segno) non da Cosmo o da poteri offensivi, bensì da parole dure nella sua lingua madre "ты знал это**!"

    Nella voce era evidente una nota di pianto, invisibile grazie alla maschera. Dopo quel gesto, comunque, ogni parvenza ostile scemò, mentre le esili spalle - nude per via della canotta sbracciata che indossava - cominciavano a tremare e la voce tornava al greco "Lo sapevi, ma non me lo hai detto!"

    Da quella distanza non riusciva a non vedere la terribile ferita di Shigeo. Non le faceva orrore, ovviamente...non dopo essere stata cresciuta da Menisteo. Ma non poteva non pensare a cosa gliela aveva inferta, al pericolo che probabilmente aveva corso. Strinse i pugni, aggiungendo "Saresti... saresti potuto morire senza dirmelo!"

    Non aveva mai parlato di cosa non le avesse detto, ma non pensava servisse. Era come un enorme elefante rosa che aleggiava tra di loro...

    Traduzione
    *I miei omaggi, Santo della Chioma. Potrei dire lo stesso di te, ti pare?
    **tu lo sapevi!


    -----^----- -----^----- -----^-----


    Status Fisico: illesa
    Status Mentale: totalmente confusa, al momento non inngrado di ordinare e controllare le emozioni.
    Parametri: Cosmo 24 (area d'effetto tecniche 14m/+150°/-100°/200v) - Corpo 15 (60 km/h, pressione 150 kg, distruzione cloth Grado 1) - Mente 31 (7 sensi) - Spirito 20 - Punti Eroe 218
    Status Cloth: Silver Cloth del Pavone (Grado V) - integra e riposta nel Pandora Box
    Riepilogo azione: senza usare Cosmo o particolare forza prima cammina, poi corre verso Shigeo e tenta di dargli un ceffone a mano aperta. È palese comunque che non stia attaccando (anche perché il flauto è agganciato alla cintura).
    Tecniche utilizzate: mera furia femminile. Genera un effetto di panico ad area simile a quando la tua ragazza ti scrive su W.A. Ti devo parlare, non hai niente da dirmi?
    Consumo Cosmico:

    Dana Ivanova Korov
    « Energia Rossa »

    Silver Saint del Pavone


    Edited by 1701E - 27/8/2022, 15:39
     
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    I Fuggitivi del Santuario


    - Post II -Il destino era stato inclemente, un Saint non appena aveva deciso di partire e con Shigeo senza un braccio; non era certo questo il futuro più roseo che si era immaginato, ma effettivamente pochi giorni prima lo stesso Soma aveva dato a Dana il compito di trovare il Cavaliere dei Pesci e riportarlo a Rodorio. "Ma come ha fatto a scoprire che si nascondeva qui?? Devo aver esagerato con la mia reazione, potevo far finta di essere dalla sua parte. Sei un idiota Misha!"

    «Come sai io sono stato mandato qui per investigare sulla Bestia, tu piuttosto, non dovresti essere a caccia di Shigeo dei Pesci?»

    Non fece in tempo a finire il suo mal celato bluff che, improvvisamente, Mikhail si sentì come un terzo incomodo, come quando da bambini capita di assistere ad un litigio dei propri genitori e non si sa come agire in quei casi. Non fecero in tempo a scambiarsi i saluti i due Saint russi, che Shigeo apparve come richiamato da un filo di Arianna che lo collegava a loro, o a lei...
    Non era sufficiente una maschera per coprire quel volto che Mikhail non vide mai, ma sapeva che stava trattenendo le lacrime, lo sentì nel momento stesso in cui pronunciò il nome del Cavaliere nipponico.

    «Sacerdotessa...»
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    Il Cavaliere di Berenice era pronto, ma non riuscì a dire altro, quello era uno di quei momenti in cui non era saggio interferire, diverse ragioni vi erano dietro quel comportamento di Dana, dietro le lacrime a cui non voleva abbandonarsi e lui, Mikhail, non era nella posizione di fare alcunchè. Era una cosa che non lo riguardava.

    Sopì il cosmo e rinfoderò la daga, non era il momento di usarla, neanche dopo che la Sacerdotessa del Pavone diede il più dolce schiaffo che si possa immaginare; certo probabilmente avrebbe steso mister Olimpia uno schiaffo simile, ma era carico di sentimento.

    «ты знал это»

    Quelle parole furono un colpo per il russo. Aveva anche lei visto le ombre di Athena oppure parlava di altro? Che cosa era quella storia e perchè lei si trovava lì con loro? Era forse scoppiata una guerra civile a Rodorio? "Non di nuovo, Tehuti non lo sopporterebbe. Non posso permettere che questo accada, non posso vederla di nuovo come quella sera al cimitero"

    Aspettò che i due si fossero chiariti - facendo qualche passo indietro fino alla fine della radura - e lasciandoli soli "A quanto pare io e Tehuti non siamo l'unica coppia del Santuario, eppure quel giorno non me ne accorsi minimamente di questo aspetto del Pavone"; la mente corse verso la sua amata maestra, chissà che stava facendo ora e se si chiedeva come stava lui e se si fosse ferito avrebbe ricevuto anche lui uno di quegli schiaffi amorevoli? Sbiancò all'idea.

    «Dana scusa, non vorrei essere inopportuno ora, ma quindi...tu sai? Dimmi, che sta succedendo a Rodorio? Come sta...come stanno gli altri?»

    Si trattenne avrebbe voluto chiedere apertamente di lei, ma non lo fece.

    Arrossì.

    Avrebbe voluto una maschera anche lui in quel momento.

    «kak...ona

    Narrato ✧ «Parlato»«Parlato Altrui»

    NOME Майкл Федорович Коваленко;
    CASTA Saints;
    ENERGIA Rossa;
    ARMATURA Bronze Cloth di Berenice [III];

    STATUS FISICO Ottimo;
    STATUS PSICHICO Allerta;
    STATUS CLOTH Integra e non indossata;

    RIASSUNTO AZIONI Tra moglie e marito non mettere il dito.

    * in russo: come sta...lei?

    PARAMETRI:

    COSMO - 38 CORPO - 15 MENTE - 40 SPIRITO - 20


    ABILITÀ:

    • DIMENSIONI
    La capacità di aprire portali e faglie dimensionali, le dimensioni hanno potenti forme di attrazione e compressione al proprio interno che risputano l'avversario fortemente debilitato fisicamente e psicologicamente. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 - Il potere dimensionale si manifesta come un effetto "strappo" su cose e persone (danni da taglio leggeri - effetto rottura sugli oggetti)

    • COSMO STRAORDINARIO
    Capacità di ardere il proprio cosmo fino ai limiti della propria costellazione. Questo si traduce in combattimento nella straordinarietà di un cosmo che può esprimersi senza riserve.

    • POTERI PSIONICI
    Comprendono una varietà di poteri mentali come psicocinesi, telecinesi, levitazione, visione del vero. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 – l cavaliere ha una vaga conoscenza dei poteri psionici ed è capace di mescolare tale energia con il proprio cosmo sia per fini difensivi che per indurre nell'avversario uno stato di vertigine.

    ➢Grado 3 - Psicocinesi - I poteri mentali del cavaliere si raffinano e possono indurre nell'avversario uno stato di confusione ovvero -5% parametro corpo. Raggiunto questo grado di abilità, si è in grado di manifestare concretamente le capacità psioniche generando quella che, in gergo, viene definita 'morsa cinetica' ovvero un attacco mentale misto (COSMO/MENTE) che coinvolge sia il cosmo che i poteri mentali del cavaliere con l'unico scopo di danneggiare fisicamente l'avversario.


    TECNICHE:



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    «Easy mode is now selectable»

     
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    ۞ I Fuggitivi del Santuario ۞
    III


    u3RWw9c



    A
    fferrai il piccolo sacchetto che mi lanciò Dana dopo essersi seduta vicino al Pandora's Box ed allentai il laccetto, mosso dalla curiosità. C'erano alcuni biscotti glassati, dalla forma bassa ed allungata sistemati all'interno di una carta per alimenti color canna da zucchero. Le sorrisi e ne assaggiai uno, dopo averlo preso tra pollice ed indice. Aveva un sapore speziato, forte e deciso, ma all'interno nascondeva tutta la sua dolcezza, proprio come la sacerdotessa che me lo aveva dato.

    Ascoltai con calma tutto quello che Dana volle condividere con me e Mikhail, dalla presenza di Flamdras, l'angelo caduto che avevo avuto modo di incontrare in passato, al coinvolgimento di Soma nell'ordito tramato dalle Ombre. Abbassai lo sguardo per qualche istante, pensando al cavaliere del Sagittario con cui avevo condiviso l'esperienza terribile della guerra, un uomo che si era sempre mostrato generoso e gentile sia verso i suoi parigrado che i subordinati. Tale era il male che stava consumando Atena.

    «Hai visto il tempio di marmo bianco e la dea bambina. Per me è stato lo stesso, quand'ero ad un passo dalla morte. Forse è proprio questa la condizione necessaria ad instaurare un contatto con lei, malgrado sia effimero»


    Ripensai alla sensazione di impotenza cui ero stato costretto dalla convalescenza dopo lo scontro con Sin, alla debolezza dei miei poteri prima e dopo l'acquisizione dell'armatura d'oro; alle parole vuote che avevo lasciato ad Atena durante il nostro breve incontro in quello che potrei definire, senza scostarmi troppo dalla realtà dei fatti, il suo finto Elisio. Promesse, tante, una dopo l'altra senza che nessuna fosse portata a compimento.

    "In una cosa sono bravo, almeno, a fallire"

    Uno scintillio dorato mi riscosse da quei pensieri negativi, attirandomi come la luce di un faro con i marinai che hanno smarrito la rotta. In qualche modo Dana era riuscita a recuperare Nike, il bastone divino che era da sempre stato segno di unità e di speranza per i cavalieri del Grande Tempio sin dai tempi del mito. Avvicinai la mano destra all'asta finemente lavorata ma la ritrassi immediatamente, colpito da un'intuizione improvvisa, anche se alcuni l'avrebbero semplicemente chiamata buon senso.

    «Io... credo che il bastone sia finito nelle tue mani per un motivo, Dana. Ti aiuterò a rispettare la promessa fatta ad Atena perché è parte della mia, dopotutto, e perché è giunto il momento di mettere la parola fine a questa tragedia che va avanti da troppo tempo»

    Alzai un sopracciglio ed incurvai appena le labbra, simulando un gesto di stizza plateale.

    «Anche volendo, comunque, mi sarebbe difficile combattere con un braccio solo, per giunta impegnato a tenere un aggeggio così grande, ti pare?»

    Scoppiai a ridere cercando con lo sguardo gli occhi della sacerdotessa celati dalla splendida maschera d'argento, poi risposi alle proposte di Mikhail che sembrava aver recuperato, almeno in parte, il colorito alla vista dell'artefatto divino che donava la speranza ai cuori dei giusti e dei coraggiosi, i paladini che servivano la causa della giustizia senza risparmiarsi in alcun modo.

    «Potrei cercare Zerean anche se non so dove sia al momento. Per quanto riguarda gli asgardiani, non so che dirti Mikhail. Personalmente non li conosco e, sapendo della situazione in cui versano, non mi sembra una buona idea chiedere il loro aiuto. Saranno fin troppo occupati a vedersela con i loro problemi. Comunque, se hai intenzione di contattarli ti conviene fare attenzione: un lupo ferito morde due volte, per rabbia e per paura»


    Bisognava agire in fretta, ma il minimo errore avrebbe portato alla disfatta completa. Potevamo fare affidamento su un solo vantaggio, anche se era un'arma a doppio taglio, ovvero il nostro numero, troppo esiguo per rappresentare una minaccia concreta nell'immediato ma ideale per far perdere le nostre tracce mentre cercavamo di recuperare alleati prima della sortita finale.
    u3RWw9c


    narrato ۞ «parlato» ۞ "pensato" ۞ °telepatia°

    NOME ۞ Shigeo Tamura

    ENERGIA ۞ Blu

    CASTA ۞ Cavalieri d'oro di Atena

    CLOTH ۞ Pesci [VIII]

    FISICAMENTE ۞ Spossato

    MENTALMENTE ۞ Felice, determinato

    STATUS CLOTH ۞ Non indossata

    RIASSUNTO AZIONI ۞ Dialogo con Dana & Mikhail

    ABILITÀ

    SPIRITO ۞
    Richiamando il proprio potere spirituale, il cavaliere ne fa un’arma, utilizzandola affinché arrechi danno alle anime altrui causando, nei propri nemici, la progressiva incapacità di richiamare il cosmo

    Grado V:
    I colpi di pura matrice spirituale nella manifestazione del danno sul corpo avversario possono avvalersi degli effetti causati dal passaggio in una illusione di grado II (es. Virgo scagliando il Rikudo - Rinne genera un'illusione spirituale che scaglia il corpo nemico in uno dei 6 mondi, al ritorno dell'anima nel corpo, il nemico subisce sul proprio corpo il danno della visione) qualora il caster non si avvalesse di questa illusione, potrà utilizzare il proprio potere spirituale per generare una fiamma fatua. In entrambi i casi il danno - che si manifesti attraverso le illusioni dei mondi o tramite i fuochi fatui - è un progressivo sfinimento, portatore dell'incapacità di evocare il cosmo - decurta di un ulteriore 5% il parametro cosmo


    SIGILLI ۞
    L'essenza cosmica del cavaliere si manifesta sotto forma di segni evidenti sul corpo oppure sul campo di battaglia. Questi sono veri e propri sigilli, contenitori vuoti per definizione fino a quando non vengono riempiti dal potere del loro evocatore, sortendo i più svariati effetti.

    Grado VI:

    La dispersione si applica a tutte le abilità.




    TECNICHE



    Edited by xDozen - 2/9/2022, 19:34
     
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    Senza un intervento da parte del povero Mikhail - che, probabilmente, in quel momento avrebbe desiderato trovarsi ardentemente in qualsiasi altro luogo del pianeta - la Sacerdotessa avanzò indisturbata sino al compagno della Casta Suprema, colpendolo poi con uno schiaffo che risuonò nell'aria un lungo momento, prima che le sue parole sovrastassero quell'eco.

    La reazione di Shigeo non fu però di rabbia per il colpo subito, ma di quello che pareva sincero pentimento: le lacrime che il suo volto - privo di maschera - mostrava liberamente parevano sincere, così come il gesto che fece subito dopo.

    Dana aveva sentito quel mi dispiace, frase che voleva dire tutto e nulla, ma non vi si era concentrata perché la sua attenzione era rivolta sulle gocce di acqua salata che pian piano bagnavano le guance del Santo nipponico, dandogli una espressione che mai - nel tempo che si erano conosciuti - gli aveva visto: non era finzione, ne era certa... nessuno avrebbe potuto fingere un simile sentimento, neppure un attore professionista.

    Quando il braccio del ragazzo infine si levò, infatti, non fu per offendere la fanciulla che lo aveva colpito, ma per cingerla in un abbraccio un po' goffo che colse di sorpresa la bionda russa.

    Il suo cuore cominciò a battere molto rapidamente, all'impazzata, esattamente come accadeva ai suoi nemici quando riversava su di loro l'Afflato del Cuore... Era questo il modo in cui sarebbe morta? D'infarto per un gesto gentile di un...amico ritrovato?

    "O forse di pura e semplice vergogna..." si ritrovò scioccamente a pensare poco dopo, quando il braccio di Shigeo - dopo essersi posato sulla spalla - le cingeva il collo sottile e la stringeva a se, in un abbraccio forte ma al contempo delicato.

    Se possibile il cuore le batteva ancora più forte e, adesso che i loro petti erano totalmente aderenti al punto che - nella zona del busto - solo la maglia del ragazzo e la sottile canotta di Dana li separavano, certo anche lui se ne sarebbe accorto.

    La giovane Sacerdotessa era nuovamente grata alla maschera, che ancora una volta proteggeva il suo viso nascondendo sentimenti forti, che non sarebbe minimamente stata in grado di camuffare. Certo, non poteva nasconderli a Shigeo dato che tutto il suo corpo tremava e fremeva, ma almeno con Mikhail - che, quasi certamente, in quel momento aveva cominciato a scavare una fossa per sotterrarsi e sottrarsi a quel momento in cui la sua presenza non era opportuna - poteva preservare un minimo di dignità.

    Ma la maschera era anche un vincolo, un fardello....e Dana lo seppe con certezza nel momento in cui, dopo essersi rannicchiata sul petto di Shigeo ed aver stretto le dita sottili sulla sua casacca, sollevò lo sguardo attratta dal suo ridere e piangere contemporaneamente.

    Si... quello era davvero il volto gentile e amichevole che aveva conosciuto quel giorno, di ritorno dopo la sua prima missione contro uno Spettro, quando ancora non era certa di essere davvero un vero Saint. E lei avrebbe voluto tanto guardarlo adesso solo con i suoi occhi, senza il filtro delle lenti della maschera. Ma toglierla aveva un significato per una Sacerdotessa, un significato profondo.

    Amore e morte...quella tradizione antica aveva perso di significato al giorno d'oggi, tanto che - quando giunse al Santuario - molte Sacerdotesse come Annie non la rispettavano più. La falsa Athena la aveva reintrodotta forzatamente, ma non era per questo che Dana era restia...lei era stata cresciuta da un guerriero della vecchia guardia, che le aveva trasmesso le antiche tradizioni e spiegato il significato di quel simbolo. Un simbolo che Dana aveva scelto di portare con orgoglio...

    Stava pensando a questo, ma si riscosse quando Shigeo prima affermò che non sarebbe potuto morire senza prima averla ritrovata e poi affermò qualcosa sul non avere dolcetti da offrirle.

    Sinceramente la cosa spezzò la tensione che si era creata, facendo ridere di cuore la ragazza, che alla fine si staccò quasi di malavoglia (anzi, ad essere onesti senza il quasi) da quell'abbraccio e fece un paio di passi indietro, commentando solo "Bugiardo...non sperare di rabbonirmi con qualche parola gentile e vaghe promesse di zuccheri e carboidrati. Se lo rifai ti ammazzo con le mie mani..."

    Ma il momento era finito... Erano Saint, e avevano un arduo compito da portare a termine. Inoltre Mikhail aveva preoccupazioni - preoccupazioni lecite e sincere - alle quali Dana doveva rispondere, pur non avendo risposte da dare.

    Fece alcuni passi, recuperando il portastrumenti e portandolo vicino al grosso sacco contenente il Pandora Box del Pavone. Le gambe erano ancora instabili, le tremavano per l'emozione e fu grata di indossare comode ballerine e non scarpe col tacco, come alcune altre Sacerdotesse che aveva visto al Santuario.

    Si buttò letteralmente seduta a terra, la schiena contro il contenitore d'Argento, e apri leggermente il portastrumenti di modo da frugare all'interno senza mostrarne il contenuto. Intanto spiegò "Ho avuto una visione quando mi ha attaccata...la visione di un piccolo tempio, circondato da creature di oscurità e difeso da quelli che credo fossero Saint. All'interno c'era una bambina...era Athena, ne sono certa, poiché il suo Cosmo è lo stesso che mi ha salvata dall'esplosione alla Dodicesima, dopo che tu attaccasti la Dea..."

    Si rese conto subito che, detta così, la questione risultava probabilmente incomprensibile, quindi decise di fare un paio di passi indietro, spiegando dall'inizio i fatti di quella folle giornata.

    Prima, però, estrasse dalla custodia per strumenti il fagotto che aveva comprato dalla vecchia sull'isola dei pirati e lo lanciò a Shigeo, senza commentare. All'interno, se il Santo d'Oro lo avesse aperto, vi avrebbe trovato un cartoccio di carta marroncina con alcuni biscotti dalla forma vagamente simile a polpettine schiacciate e ricoperti di glassa. Se assaggiati, avrebbero mostrato un sapore speziato ed un ripieno di frutta secca gradevole.

    Forse Mikhail, che con Dana condivideva le origini territoriali, li avrebbe potuti riconoscere come Prjaniki, biscotti tipici delle festività natalizie ed originari della zona di Tula.

    Dopo aver compiuto questo strano gesto, quasi certamente incomprensibile al russo Santo della Chioma di Berenice, Dana spiegò che dopo l'incontro col Grande Sacerdote - mentre si stava avviando alla nave che l'avrebbe condotta sulle tracce di Shigeo - era stata bloccata da una delle Sacerdotesse dell'entourage di Athena, che le aveva affidato l'incarico di trovare e fermare Malakia, sacerdote ribelle.

    Narrò ai due dell'improvvisa manifestazione del suddetto, circondato di ombre, e di come questi avesse rubato il bastone della ragazza, in cui Athena aveva sigillato il suo Cosmo come...prova, diciamo. Quindi spiegò loro che lo aveva inseguito fin fuori dal Santuario, ove era stato ucciso da Flamadras che stava aiutando a fuggire.

    Non si dilungò più di tanto sullo scontro con l'Angelo Caduto, limitandosi a dire che - durante esso - il bastone aveva mutato aspetto, trasformandosi in Nike, lo scettro di Athena. Fece una piccola pausa, prima di scoccare quella che poteva sembrare (difficile dirlo, visto che portava la maschera) una occhiataccia a Shigeo e aggiungere "È stata Flamadras a dirmi delle Ombre che controllavano Athena e, per provarmelo, mi ha detto di portarle lo scettro e vedere cosa sarebbe successo..."

    Si portò le gambe al petto, quasi avesse freddo nonostante il caldo sole che batteva su quell'isola, e spiegò "Le sue parole avevano senso, spiegavano... tante cose..." e lanciò una occhiata al Saint dei Pesci, come a dire che ciò che veniva spiegato era soprattutto il suo comportamento passato, il suo apparente tradimento "...ma Flamadras odiava profondamente Athena, quindi...avevo bisogno di una prova..."

    Strinse la mano a pugno al ricordo di quegli eventi. La strinse così forte che un buon osservatore, anche da distanza, avrebbe potuto notare la pelle di porcellana arrossarsi a causa del ristagno del sangue, rendendo così più evidente il reticolo di sottilissime cicatrici che la solcavano "Mi presentai da Athena all'interno del Tredicesimo Tempio...dal tuo attacco la Dea se ne sta lì, rinchiusa e protetta da strani glifi e simboli. Mi presentai da lei e le restituii Nike. Appena lo feci..."

    Dovette fermarsi e respirare a fondo, come a trovare il coraggio di parlare. Le braccia erano avvolte attorno alle ginocchia e non li stava guardando in faccia "Quando ha visto lo scettro ha reagito con violenza, generando una esplosione cosmica che ha ucciso sul colpo Myra ed il suo seguito... probabilmente anch'io sarei morta, se Nike non mi avesse protetta..."

    Non era facile dirlo a voce, ammettere a cuore leggero di essere stata ad un passo dalla nera signora, ma era un Saint e si impose di continuare "Sono stata proiettata in questa specie di visione e - quando mi sono ripresa - Athena era a terra, stordita. Quindi sono scappata..."

    Per un momento ripensò alla bambina, al suo tocco delicato e alla Missione che le aveva affidato, e ciò le diede nuova forza e coraggio. Più decisa spiegò "Sapevo che presto avrei avuto tutto il Santuario alle calcagna, o almeno Soma, che dalla mia visione ho visto essere a sua volta dominato dalle Ombre. Per questo sono fuggita senza mettermi alla ricerca degli altri Santi, partiti poche ore prima per le varie missioni..."

    A quel punto si voltò verso il Bronze Saint della Chioma, aggiungendo "Tutto ciò che ho potuto fare è stato scrivere un breve biglietto a Tehuti, per avvertirla della situazione, e - mentre fuggivo - buttarglielo in casa. Spero lo abbia visto e distrutto subito dopo...non potevo fermarmi, o rischiavo di metterla in pericolo."

    Quindi afferrò il portastrumenti, battendovi sopra la mano e aggiunse "Ma la visione non mi ha solo fatto capire la situazione...grazie ad essa ho capito come sconfiggere le Ombre: nessuno dei poteri dei Saint - di nessuno di noi..." Aggiunse rivolta a Shigeo, che aveva tentato da solo di purificare la Dea "...basteranno. Dobbiamo riunire quanti più Santi possibile e convogliare tutta la nostra forza, tutta la luce delle stelle in qualcosa che può ampificarla e trasformarla in un potere benevolo, che distrugga le ombre una volta per tutte..."

    Mentre lo diceva aprì del tutto il portastrumenti, estraendo per la prima volta lo scettro di Athena e lasciando che il luminoso oro di Nike raccogliesse la calda luce del sole "Dobbiamo usare Nike per questo, dobbiamo creare un raggio di speranza che ci guidi alla vittoria, come è stato nel passato e come dovrà essere nel futuro..."

    Quindi, senza esitazione, si alzò porgendo l'asta a Shigeo il quale, in quanto Gold Saint, aveva certo più diritto di lei a portare il vessillo della Dea. Infine concluse "Ho promesso, ho giurato alla Dea che avrei raccolto i suoi Santi e l'avrei liberata...che le avrei parlato una volta libera per poterla ringraziare di quanto ha fatto per me e per chiederle perdono delle mie debolezze. Non intendo mancare a questo giuramento!"

    -----^----- -----^----- -----^-----


    Status Fisico: illesa
    Status Mentale: confusa, felice, arrabbiata. Man mano che parla recupera il controllo di sé e diviene più determinata
    Parametri: Cosmo 24 (area d'effetto tecniche 14m/+150°/-100°/200v) - Corpo 15 (60 km/h, pressione 150 kg, distruzione cloth Grado 1) - Mente 31 (7 sensi) - Spirito 20 - Punti Eroe 218
    Status Cloth: Silver Cloth del Pavone (Grado V) - integra e riposta nel Pandora Box
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    Dana Ivanova Korov
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    I Fuggitivi del Santuario


    - Post III -Separatasi dal Cavaliere, la Sacerdotessa di Athena fece diversi passi indietro e, come spossata, si sedette con la schiena appoggiata alla propria Pandora's Box, dal tascapane che portava cacciò un piccolo involucro di carta e lo lanciò a Shigeo.

    «Prjaniki?»

    Il sussurro appena accennato di Mikhail non voleva disturbare i suoi compagni in quella riunione a lungo attesa, comunque non capiva dove diavolo avesse potuto trovare dei dolci tipici da quelle parti e "Perchè li dà a Shigeo? Ne va ghiotto forse?"

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    Dopodichè il fiume in piena che era diventata la Sacerdotessa del Pavone lo lasciò esterrefatto, le erano successe cose indicibili in forse meno di una settimana, si era vista crollare il mondo addosso non una ma innumerevoli volte in un lasso di tempo talmente ristretto che avrebbe piegato qualsiasi persona, anche il più forte dei Cavalieri ne sarebbe rimasto toccato.

    Lei era lì, contenta di rivedere il suo compagno, non Mikhail - o almeno non principalmente, questo era chiaro - ma come darle torto? I due russi si erano visti un paio di volte in tutto quel tempo, mentre lei e Shigeo erano veri compagni, avevano avuto modo di supportarsi e conoscersi e volersi bene. Avrebbero avuto modo di rimediare, ma adesso era il momento della loro riconciliazione.

    «Capisco, quindi non sai nulla. Grazie per averla avvisata, significa tanto.»

    Nel momento in cui gli occhi del Santo russo si posarono sul bastone di Nike, un coraggio e uno spirito totalmente nuovo lo irrorarono, come a rassicurarlo.

    «Quindi anche Soma è posseduto da queste ombre? Spiegherebbe perchè non abbia sentito nulla in Athena nonostante sia quello a lei più vicino»

    Iniziò a camminare avanti e dietro su quel piccolo altipiano, lo spazio non era eccessivo e la luce del sole oramai alta gli iniziava a dare fastidio agli occhi, continuava a guardare il bastone con aria perplessa.

    «Dovremmo cedere la nostra forza alla Sacra Asta di Nike così che lei possa purificare Athena, ma siamo pochi, siamo solamente in tre. Dovremmo trovare Zerean, Ayakos ed Eglè, la Sacerdotessa dell'Aquila e Tehuti, il Santo della Fornace e Stephen.»

    Si fermò a pensare se avesse dimenticato qualcuno oppure erano solo loro, sembravano comunque pochi, ma in tre era un suicidio.

    «Adesso che ci penso, potremmo chiedere aiuto all'esterno, no? Abbiamo degli alleati al di fuori delle mura di Rodorio! Abbiamo risposto alla chiamata dei guerrieri di Asegard, chiediamo loro di rispondere alla nostra.»

    Un nuovo fuoco ardeva in Mikhail, il fervore datogli da quella nuova speranza lo portò quasi a saltare dalla gioia "Non siamo soli, ci sono amici di Athena lì fuori volenterosi e coraggiosi, sapranno aiutarci!"

    «Io sono diretto in Europa, al Nord, posso andare io da loro. Shigeo, tu potresti provare con Zerean, è un tuo parigrado dopotutto, a te potrebbe dare ascolto!»

    Quasi spossato da quella gioia, si sedette, il volto di un ragazzino durante il giorno di festa, gocce di sudore imperlavano la sua fronte e gli occhi vispi saltavano da Dana a Shigeo in attesa che uno dei due gli facesse i complimenti per quell'ultima idea.

    Narrato ✧ «Parlato»«Parlato Altrui»

    NOME Майкл Федорович Коваленко;
    CASTA Saints;
    ENERGIA Rossa;
    ARMATURA Bronze Cloth di Berenice [III];

    STATUS FISICO Ottimo;
    STATUS PSICHICO Allerta;
    STATUS CLOTH Integra e non indossata;

    RIASSUNTO AZIONI WHERE WAS BATMAN WHEN DOBBY DIED???


    PARAMETRI:

    COSMO - 38 CORPO - 15 MENTE - 40 SPIRITO - 20


    ABILITÀ:

    • DIMENSIONI
    La capacità di aprire portali e faglie dimensionali, le dimensioni hanno potenti forme di attrazione e compressione al proprio interno che risputano l'avversario fortemente debilitato fisicamente e psicologicamente. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 - Il potere dimensionale si manifesta come un effetto "strappo" su cose e persone (danni da taglio leggeri - effetto rottura sugli oggetti)

    • COSMO STRAORDINARIO
    Capacità di ardere il proprio cosmo fino ai limiti della propria costellazione. Questo si traduce in combattimento nella straordinarietà di un cosmo che può esprimersi senza riserve.

    • POTERI PSIONICI
    Comprendono una varietà di poteri mentali come psicocinesi, telecinesi, levitazione, visione del vero. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 – l cavaliere ha una vaga conoscenza dei poteri psionici ed è capace di mescolare tale energia con il proprio cosmo sia per fini difensivi che per indurre nell'avversario uno stato di vertigine.

    ➢Grado 3 - Psicocinesi - I poteri mentali del cavaliere si raffinano e possono indurre nell'avversario uno stato di confusione ovvero -5% parametro corpo. Raggiunto questo grado di abilità, si è in grado di manifestare concretamente le capacità psioniche generando quella che, in gergo, viene definita 'morsa cinetica' ovvero un attacco mentale misto (COSMO/MENTE) che coinvolge sia il cosmo che i poteri mentali del cavaliere con l'unico scopo di danneggiare fisicamente l'avversario.


    TECNICHE:



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    ۞ I Fuggitivi del Santuario ۞
    III


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    A
    fferrai il piccolo sacchetto che mi lanciò Dana dopo essersi seduta vicino al Pandora's Box ed allentai il laccetto, mosso dalla curiosità. C'erano alcuni biscotti glassati, dalla forma bassa ed allungata sistemati all'interno di una carta per alimenti color canna da zucchero. Le sorrisi e ne assaggiai uno, dopo averlo preso tra pollice ed indice. Aveva un sapore speziato, forte e deciso, ma all'interno nascondeva tutta la sua dolcezza, proprio come la sacerdotessa che me lo aveva dato.

    Ascoltai con calma tutto quello che Dana volle condividere con me e Mikhail, dalla presenza di Flamdras, l'angelo caduto che avevo avuto modo di incontrare in passato, al coinvolgimento di Soma nell'ordito tramato dalle Ombre. Abbassai lo sguardo per qualche istante, pensando al cavaliere del Sagittario con cui avevo condiviso l'esperienza terribile della guerra, un uomo che si era sempre mostrato generoso e gentile sia verso i suoi parigrado che i subordinati. Tale era il male che stava consumando Atena.

    «Hai visto il tempio di marmo bianco e la dea bambina. Per me è stato lo stesso, quand'ero ad un passo dalla morte. Forse è proprio questa la condizione necessaria ad instaurare un contatto con lei, malgrado sia effimero»


    Ripensai alla sensazione di impotenza cui ero stato costretto dalla convalescenza dopo lo scontro con Sin, alla debolezza dei miei poteri prima e dopo l'acquisizione dell'armatura d'oro; alle parole vuote che avevo lasciato ad Atena durante il nostro breve incontro in quello che potrei definire, senza scostarmi troppo dalla realtà dei fatti, il suo finto Elisio. Promesse, tante, una dopo l'altra senza che nessuna fosse portata a compimento.

    "In una cosa sono bravo, almeno, a fallire"

    Uno scintillio dorato mi riscosse da quei pensieri negativi, attirandomi come la luce di un faro con i marinai che hanno smarrito la rotta. In qualche modo Dana era riuscita a recuperare Nike, il bastone divino che era da sempre stato segno di unità e di speranza per i cavalieri del Grande Tempio sin dai tempi del mito. Avvicinai la mano destra all'asta finemente lavorata ma la ritrassi immediatamente, colpito da un'intuizione improvvisa, anche se alcuni l'avrebbero semplicemente chiamata buon senso.

    «Io... credo che il bastone sia finito nelle tue mani per un motivo, Dana. Ti aiuterò a rispettare la promessa fatta ad Atena perché è parte della mia, dopotutto, e perché è giunto il momento di mettere la parola fine a questa tragedia che va avanti da troppo tempo»

    Alzai un sopracciglio ed incurvai appena le labbra, simulando un gesto di stizza plateale.

    «Anche volendo, comunque, mi sarebbe difficile combattere con un braccio solo, per giunta impegnato a tenere un aggeggio così grande, ti pare?»

    Scoppiai a ridere cercando con lo sguardo gli occhi della sacerdotessa celati dalla splendida maschera d'argento, poi risposi alle proposte di Mikhail che sembrava aver recuperato, almeno in parte, il colorito alla vista dell'artefatto divino che donava la speranza ai cuori dei giusti e dei coraggiosi, i paladini che servivano la causa della giustizia senza risparmiarsi in alcun modo.

    «Potrei cercare Zerean anche se non so dove sia al momento. Per quanto riguarda gli asgardiani, non so che dirti Mikhail. Personalmente non li conosco e, sapendo della situazione in cui versano, non mi sembra una buona idea chiedere il loro aiuto. Saranno fin troppo occupati a vedersela con i loro problemi. Comunque, se hai intenzione di contattarli ti conviene fare attenzione: un lupo ferito morde due volte, per rabbia e per paura»


    Bisognava agire in fretta, ma il minimo errore avrebbe portato alla disfatta completa. Potevamo fare affidamento su un solo vantaggio, anche se era un'arma a doppio taglio, ovvero il nostro numero, troppo esiguo per rappresentare una minaccia concreta nell'immediato ma ideale per far perdere le nostre tracce mentre cercavamo di recuperare alleati prima della sortita finale.
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    narrato ۞ «parlato» ۞ "pensato" ۞ °telepatia°

    NOME ۞ Shigeo Tamura

    ENERGIA ۞ Blu

    CASTA ۞ Cavalieri d'oro di Atena

    CLOTH ۞ Pesci [VIII]

    FISICAMENTE ۞ Spossato

    MENTALMENTE ۞ Felice, determinato

    STATUS CLOTH ۞ Non indossata

    RIASSUNTO AZIONI ۞ Dialogo con Dana & Mikhail

    ABILITÀ

    SPIRITO ۞
    Richiamando il proprio potere spirituale, il cavaliere ne fa un’arma, utilizzandola affinché arrechi danno alle anime altrui causando, nei propri nemici, la progressiva incapacità di richiamare il cosmo

    Grado V:
    I colpi di pura matrice spirituale nella manifestazione del danno sul corpo avversario possono avvalersi degli effetti causati dal passaggio in una illusione di grado II (es. Virgo scagliando il Rikudo - Rinne genera un'illusione spirituale che scaglia il corpo nemico in uno dei 6 mondi, al ritorno dell'anima nel corpo, il nemico subisce sul proprio corpo il danno della visione) qualora il caster non si avvalesse di questa illusione, potrà utilizzare il proprio potere spirituale per generare una fiamma fatua. In entrambi i casi il danno - che si manifesti attraverso le illusioni dei mondi o tramite i fuochi fatui - è un progressivo sfinimento, portatore dell'incapacità di evocare il cosmo - decurta di un ulteriore 5% il parametro cosmo


    SIGILLI ۞
    L'essenza cosmica del cavaliere si manifesta sotto forma di segni evidenti sul corpo oppure sul campo di battaglia. Questi sono veri e propri sigilli, contenitori vuoti per definizione fino a quando non vengono riempiti dal potere del loro evocatore, sortendo i più svariati effetti.

    Grado VI:

    La dispersione si applica a tutte le abilità.




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    Dana smise di parlare mentre porgeva lo scettro a Shigeo: non era stato facile raccontare ad alta voce tutto ciò che era successo ma, in qualche modo, si sentiva leggermente meglio, come si fosse liberata di un peso confessando ciò che era accaduto ed i propri - numerosi - errori.

    Era quella la leggerezza che dava il liberarsi di un segreto? Se era così, la ragazza desiderava ancora di più salvare Athena, per poter correre al suo cospetto e scusarsi dei tanti errori commessi pensando di agire nel suo nome e secondo le sue volontà!

    La reazione del Santo dei Pesci, però, la lasciò perplessa: il ragazzo inizialmente distese la mano superstite, come a cercare il contatto con l'asta sacra, ma poi la ritrasse. Le motivazioni che espresse erano logiche, ovviamente, eppure...

    Eppure non convinsero Dana sino in fondo, tanto che disse "Capisco la tua perplessità, Shigeo...ma ti assicuro di non essere più degna ti te di brandire questo simbolo, che è dai Tempi del Mito Vessillo della Dea..."

    Abbassò lo sguardo sul cerchio perfetto delle ali della Vittoria, cercando nuovamente il contatto con quell'oggetto mistico, quel calore rassicurante che le trasmetteva ogni volta e gli rivolse un pensiero sincero "A te va bene? Va bene che ti porti ancora un po', finché non lo riuscirò a convincere che la sua è mano ben più degna di brandirti?"

    Il fiume di proposte di Mikhail fortunatamente la riscosse dai propri non proprio allegri pensieri, riportandola alla realtà. Innanzitutto decise di rispondere alla domanda su Soma, spiegando "Nella mia visione, mischiati alle ombre, vi erano dei Santi oscuri, come se una caligine maligna velasse il loro Cosmo. Uno di essi, che brillava di oro e fumo, mi ha trafitta con una freccia..."

    Ascolto quindi le proposte del Saint della Chioma e le obiezioni dei Pesci d'Oro, prima di esporre la propria modesta opinione "Più siamo e meglio è, questo è certo, quindi - se hai amici nelle terre del nord - penso non siamo in condizione di fare gli schizzinosi. Ma penso comunque che le nostre possibilità di vincere siano minime se non troviamo il modo di riportare dalla nostra parte il Sagittario..."

    Ripose Nike nel portastrumenti con gesti delicati, quasi affettuosi, quindi si portò un indice alla bocca, meditabonda. Ovviamente non poteva mangiarsi le unghie a causa della maschera, ma il gesto sembrava quello. Dopo un po' si voltò verso Shigeo e gli domandò "Credi che Athena possa aver usato su di lui la stessa tecnica che usò su Flamadras quel giorno, nella vasca termale?"

    Ovviamente il Gold Saint, che all'epoca era parigradi della ragazza, non poteva aver dimenticato quel giorno che - casualmente - era anche quello in cui si erano conosciuti"Come si chiamava? Aveva un nome strano, oscuro...Ma Flamadras si è liberata, quindi forse esiste una...contromossa..."

    Ci penso un altro po', quindi rivelò "Ho chiesto alla Dea bambina con.e salvare i nostri compagni caduti nelle ombre e lei mi ha risposto di mostrargli la luce, ma non capisco cosa volesse dire..."

    Infine, cercando anche lei di parere ottimista, concluse "È vero, non sappiamo dove siano i Saint, ma sappiamo dove erano diretti una decina di giorni fa, poiché Soma annunciò pubblicamente le loro missioni: Ayakos ed Egle dovevano trovare una specie di palazzo.Non ho idea di cosa fosse, ma vi si accede a da una oscura pozza al limitare dei confini delle Colline Ateniesi...ebbene, io quella pozza credo di sapere dov'è, ne ho sentito parlare durante una ronda...da un Angelo di Zeus..."

    Come tante altre cose, anche il pensiero dell'incontro con Tyrael le faceva provare un certo disagio, specie ripensando al modo in cui Athena lo aveva interrotto e a come lei non si fosse già allora fatta domande...

    Dana scosse il capo come a scacciare una mosca - o un brutto pensiero - causando un piccolo terremoto di trecce bionde, alcune delle quali le caddero sulle spalle per alcuni secondi, dopodiché aggiunse "...invece Zerean e Calipso erano stati mandati su Death Queen Island per una specie di perlustrazione..."

    Ovviamente non vi era certezza che i loro compagni fossero ancora in quei posti, ma erano buoni punti per iniziare una investigazione...

    -----^----- -----^----- -----^-----


    Status Fisico: illesa
    Status Mentale: confusa, felice, arrabbiata. Man mano che parla recupera il controllo di sé e diviene più determinata
    Parametri: Cosmo 24 (area d'effetto tecniche 14m/+150°/-100°/200v) - Corpo 15 (60 km/h, pressione 150 kg, distruzione cloth Grado 1) - Mente 31 (7 sensi) - Spirito 20 - Punti Eroe 218
    Status Cloth: Silver Cloth del Pavone (Grado V) - integra e riposta nel Pandora Box
    Riepilogo azione: .
    Tecniche utilizzate:
    Consumo Cosmico:

    Dana Ivanova Korov
    « Energia Rossa »

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    I Fuggitivi del Santuario


    - Post IV -"Nessun complimento per le magnifiche idee?" scrollò le spalle sommessamente, riconoscendo che comunque erano sufficienti le risposte di Dana per capire che molti non dei loro compagni sarebbero stati irreperibili nell'immediato futuro, il che poteva giocare a loro favore se avessero agito in fretta.

    «Ok, Zerean e Calipso li reputerei irraggiungibili per ora, io non ho la minima idea di dove sia nè tantomeno di come arrivare sulla Death Queen Island»

    L'albero di mele lì vicino colse il suo sguardo "In effetti..." allungando poco il braccio e facendo uso di un minimo di cosmo recise un paio di quei frutti "Odio saltare la colazione, divento irascibile", dopodichè torno lentamente al centro della radura.

    «Non mi pare che comunque abbiamo molte alternative, noi abbiamo visto direttamente, o meno, il cambiamento di Athena a cosa è dovuto, mi chiedo se per gli altri sarebbe tanto facile da accettare.»

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    Posò il suo sguardo su Dana, ne aveva passate tante, il corpo allenato non lasciava trasparire la fatica più di tanto ma ricordava quando l'aveva vista la prima volta, allora era preoccupata, mentre in quel momento sembrava un misto di emozioni che facevano a pugni per arrivare in superficie, finché non si riprese "Pare proprio una persona diversa dall'altra volta, molto più sicura di sé"

    Il russo diede un altro morso alla mela, nessuno gli aveva offerto un biscotto anche se ne avrebbe mangiati due o tre volentieri, si girò verso il Cavaliere dei Pesci "Certo strafogati pure davanti a me che sto morendo di fame, bravo. Ingordo..." incamminandosi allora verso la connazionale prese l'altra delle due mele rosse e con un gesto garbato la porse alla Sacerdotessa.

    «Prego, starete morendo di fame immagino.»

    Ca conversazione stagnava, non potevano fare altro se non illazioni e supposizioni "Chi si unirebbe mai a noi? Chi potrebbe mai credere ad una storia simile? Se Soma rimane sotto il giogo della Dea non abbiamo nessuno possibilità", nonostante i pensieri mesti sorrise ai due.

    «Bene allora, direi che abbiamo un piano, tu Dana puoi accompagnare Shigeo verso le Colline e tentare di trovare Ayakos ed Eglè prima che tornino a Rodorio, direi che per Zerean e Calipso possiamo solo aspettare e sperare che non tornino nel mentre del trambusto o sarà difficile fargli capire cosa sta accadendo. »

    Si girò, il sole puntava adesso verso di loro e illuminava la base della collina dove scorreva il fiumiciattolo che aveva seguito solo qualche giorno prima per addentrarsi nella giungla "Sembrano passati mesi da quando sono qui, non sono passate che due settimane scarse"

    «Io andrò a Nord, verso i confini di Asegard a chiedere una mano ai guerrieri di quelle terre. Ci rivediamo a Rodorio tra due mesi, penso che sia un tempo abbastanza lungo per far chetare le acque dopo la tua fuga e avere una possibilità di riuscita.»


    Narrato ✧ «Parlato»«Parlato Altrui»

    NOME Майкл Федорович Коваленко;
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    ENERGIA Rossa;
    ARMATURA Bronze Cloth di Berenice [III];

    STATUS FISICO Ottimo;
    STATUS PSICHICO Rilassato;
    STATUS CLOTH Integra e non indossata;

    RIASSUNTO AZIONI Ryuk cosplay e piani malvagi;


    PARAMETRI:

    COSMO - 38 CORPO - 15 MENTE - 40 SPIRITO - 20


    ABILITÀ:

    • DIMENSIONI
    La capacità di aprire portali e faglie dimensionali, le dimensioni hanno potenti forme di attrazione e compressione al proprio interno che risputano l'avversario fortemente debilitato fisicamente e psicologicamente. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 - Il potere dimensionale si manifesta come un effetto "strappo" su cose e persone (danni da taglio leggeri - effetto rottura sugli oggetti)

    • COSMO STRAORDINARIO
    Capacità di ardere il proprio cosmo fino ai limiti della propria costellazione. Questo si traduce in combattimento nella straordinarietà di un cosmo che può esprimersi senza riserve.

    • POTERI PSIONICI
    Comprendono una varietà di poteri mentali come psicocinesi, telecinesi, levitazione, visione del vero. Nello specifico:

    ➢ Grado 1 – l cavaliere ha una vaga conoscenza dei poteri psionici ed è capace di mescolare tale energia con il proprio cosmo sia per fini difensivi che per indurre nell'avversario uno stato di vertigine.

    ➢Grado 3 - Psicocinesi - I poteri mentali del cavaliere si raffinano e possono indurre nell'avversario uno stato di confusione ovvero -5% parametro corpo. Raggiunto questo grado di abilità, si è in grado di manifestare concretamente le capacità psioniche generando quella che, in gergo, viene definita 'morsa cinetica' ovvero un attacco mentale misto (COSMO/MENTE) che coinvolge sia il cosmo che i poteri mentali del cavaliere con l'unico scopo di danneggiare fisicamente l'avversario.


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    «
    Andare alle colline di Rodorio, eh? È passato molto tempo dall'ultima volta in cui ho visto Eglè ed Ayakos, spero soltanto che stiano bene»

    Convincerli della bontà delle nostre intenzioni sarebbe stato estremamente difficile, soprattutto perché non c'era modo di condividere con loro le esperienze vissute, tra la vita e la morte, all'interno del finto Elisio. Forse avremmo dovuto persino combattere per far valere le nostre ragioni. Il piano di Mikhail, anche se pericoloso, poteva funzionare, bastava solo prepararsi a dovere prima di intraprendere i nostri rispettivi viaggi.

    «Io e Dana, se vorrà, cercheremo i due cavalieri d'argento nella zona delle colline, ma non subito. Quel che ha fatto, la sua diserzione, ha procurato un ulteriore danno alla figura di Atena e partire immediatamente sarebbe come gettarsi nelle braccia del nemico. Chiederò ad Ashara di consultare la Sala degli Specchi e di avvisarci quando giungerà il momento propizio per prendere il mare, non appena avranno abbassato un minimo la guardia»

    Avrei approfittato di quel breve periodo di riposo per recuperare, almeno un poco, le forze e avrei aiutato Dana a superare quel momento difficile. Era una guerriera e la sua determinazione l'aveva salvata dal baratro della disfatta, ma aveva anche bisogno di una persona con cui sfogarsi, oltre ad elaborare tutte quelle esperienze che dovevano averla traumatizzata. Così com'è vero che non si può affrontare la battaglia a stomaco vuoto lo è altresì impugnare la spada con la mente altrove ed il cuore vacillante.

    «Se è tua intenzione partire immediatamente, Mikhail, ti auguro buona fortuna. Convincere gli asgardiani potrebbe spostare gli equilibri della nostra missione, ma se per farlo dovessi rischiare la vita, rinuncia. Ci serve un compagno vivo ed in salute, non un cadavere onorevole che vaga per le sale del regno dei morti»

    Allungai il braccio per stringergli la mano in segno di congedo, guardandolo dritto negli occhi per accertarmi che mantenesse la promessa di non gettare via la propria vita come avevo rischiato io stesso di fare, più e più volte durante il mio breve periodo di servizio al Grande Tempio.

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    Iniziai a camminare verso il folto della vegetazione, fermandomi appena prima di essere inghiottito dagli arbusti dal tronco spesso e coperto di muschio.

    «Dana, andiamo?»

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    narrato ۞ «parlato» ۞ "pensato" ۞ °telepatia°

    NOME ۞ Shigeo Tamura

    ENERGIA ۞ Blu

    CASTA ۞ Cavalieri d'oro di Atena

    CLOTH ۞ Pesci [VIII]

    FISICAMENTE ۞ Spossato

    MENTALMENTE ۞ Felice, determinato

    STATUS CLOTH ۞ Non indossata

    RIASSUNTO AZIONI ۞ Dialogo con Dana & Mikhail + congedo.

    ABILITÀ

    SPIRITO ۞
    Richiamando il proprio potere spirituale, il cavaliere ne fa un’arma, utilizzandola affinché arrechi danno alle anime altrui causando, nei propri nemici, la progressiva incapacità di richiamare il cosmo

    Grado V:
    I colpi di pura matrice spirituale nella manifestazione del danno sul corpo avversario possono avvalersi degli effetti causati dal passaggio in una illusione di grado II (es. Virgo scagliando il Rikudo - Rinne genera un'illusione spirituale che scaglia il corpo nemico in uno dei 6 mondi, al ritorno dell'anima nel corpo, il nemico subisce sul proprio corpo il danno della visione) qualora il caster non si avvalesse di questa illusione, potrà utilizzare il proprio potere spirituale per generare una fiamma fatua. In entrambi i casi il danno - che si manifesti attraverso le illusioni dei mondi o tramite i fuochi fatui - è un progressivo sfinimento, portatore dell'incapacità di evocare il cosmo - decurta di un ulteriore 5% il parametro cosmo


    SIGILLI ۞
    L'essenza cosmica del cavaliere si manifesta sotto forma di segni evidenti sul corpo oppure sul campo di battaglia. Questi sono veri e propri sigilli, contenitori vuoti per definizione fino a quando non vengono riempiti dal potere del loro evocatore, sortendo i più svariati effetti.

    Grado VI:

    La dispersione si applica a tutte le abilità.




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    Edited by xDozen - 5/9/2022, 17:36
     
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    Dana rimase un momento in silenzio, ripensando alle parole del Santo della Chioma...avevano una possibilità, si, ma leiavrevbe veramente voluto fermarsi un momento, quantomeno per riordinare i pensieri.

    Purtroppo la fuga era stata così rapida e...rocambolesca, diciamo, che non le aveva realmente dato il tempo di riflettere sulle proprie colpe e le proprie azioni. Sapeva di aver fatto la cosa giusta, allontanandosi e portando con sé Nike, ma cosa aveva comportato?

    Avrebbe potuto fare di più, o meglio? Ad esempio, se non avesse avuto l'ossessione per sapere, se non si fosse intestardita a dover confermare la teoria di Flamadras, forse allora Myra sarebbe stata ancora viva...

    Però...beh, c'era un però: senza il confronto con Athena non avrebbe avuto il cuore di tradire la Dea, e non avrebbe saputo da Nike come fermare le ombre. Forse non bastava a giustificare le insensate morti di due Sacerdotesse innocenti, ma era qualcosa si cui riflettere.

    Si riscosse solo quando, gentilmente, Mikhail le porse una mela dopo essersi lamentato scherzosamente con Shigeo perché non gli aveva offerto i biscotti ricevuti in dono. Ovviamente Dana non poteva mangiare davanti ai due quel frutto succoso ed invitante - un vero frutto proibito, si sarebbe potuto dire - ma ugualmente volse lo sguardo verso il Cavaliere di Bronzo, rispondendo gentilmente "Спасибо за мысль, мой друг... Я благодарен тебе от души...*"

    Quindi, tornando al greco - che rappresentava per i tre guerrieri di Athena un territorio comune - aggiunse "Non avevo idea avrei trovato qualcuno altroqui, oltre a Shigeo, quindi non mi è passato per la mente di portare altri dolci. Ti prego di scusarmi...quando tutto questo sarà finito, proverò a fare una Шарлотка** per te e Tehuti..."

    Ripensò a quel dolce che sua madre amava tanto fare e che lei, da bambina, aveva osservato preparare migliaia di volte. In realtà non era per nulla certa della riuscita di una simile impresa - la cucina non era esattamente una delle sue doti più evidenti e Menisteo non era stato, in questo, buon maestro - ma d'altro canto era una piccola sfida, almeno rispetto a ciò che nel breve periodo li attendeva.

    Quando Shigeo acconsenti infine al duplice piano, affermando che lui e Dana sarebbero tornati in terra di Grecia quando sarebbe stato il momento, la ragazza dai biondi capelli aggiunse "Se...quando riusciremo a portare Ayakos e Egle dalla nostra parte, avremo un libero accesso al Santuario. Magari loro potranno verificare come sta Tehuti e - giocandocela bene - raccogliere informazioni agli archivi del tempio. Lì ci sarà certamente qualcosa su quella tecnica usata da Athena per controllare Flamadras...magari troveremo un modo per spezzare il suo controllo su Soma..."

    Infine Berenice se ne andò, lasciando i due amici soli sul cucuzzolo di quella collina. Quando il compagno fu lontano, Shigeo le domandò se era pronta a partire e la Sacerdotessa del Pavone fece cenno di sì con la testa, recuperando per prima cosa il mantello e solo dopo lo zaino con dentro il Pandora Box ed il portastrumenti che celava Nike.

    Quando fu pronta si incamminò dietro di lui, camminando in silenzio per un po'.

    Fu dopo qualche minuto che, imbarazzata da quella...tensione che si era generata, provo a rompere il ghiaccio, affermando "Dunque era davvero qui che ti nascondevi. Quando i pirati mi hanno dato la tua descrizione, non ne ero certa...sembrava troppo...facile..."

    Traduzione
    *Grazie del pensiero, amico mio...te ne sono grata dal cuore...
    **Sharlotka: Si tratta di una torta a base di pan di Spagna che racchiude al suo interno un delicato cuore di purea di frutta (fragola, lamponi, mele) o deliziosi strati di crema pasticcera.


    -----^----- -----^----- -----^-----


    Status Fisico: illesa
    Status Mentale: confusa, imbarazzata
    Parametri: Cosmo 24 (area d'effetto tecniche 14m/+150°/-100°/200v) - Corpo 15 (60 km/h, pressione 150 kg, distruzione cloth Grado 1) - Mente 31 (7 sensi) - Spirito 20 - Punti Eroe 218
    Status Cloth: Silver Cloth del Pavone (Grado V) - integra e riposta nel Pandora Box
    Riepilogo azione:
    Tecniche utilizzate:
    Consumo Cosmico:

    Dana Ivanova Korov
    « Energia Rossa »

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