[STORYLINE] Il Loto Dell’Elisio

Dana non si considerava una persona eccessivamente pacata, anzi...sapeva di avere un caratterino non esattamente accomodante che - tante volte - aveva causato problemi ad l povero Menisteo.

Ciononostante in questo caso non riusciva ad arrabbiarsi: piú la Ninfa davanti a lei si infuriava, meno Dana riusciva ad infuriarsi o sentiva l'impulso di agire con violenza.

Prima aveva parlato cercando di essere conciliante, di placare la natura della creatura, ma era solo riuscita a farla infuriare maggiormente: la rabbia che era in lei, infatti, non poteva essere piú evidentemente e sembrava la stesse divorando dall'interno.

Cosa ne sarebbe stato di quella donna se se ne fossero andati ora, cosí? Avrebbe covato per sempre il suo risentimento?

Pegasus le parlò, e aveva ragione: quella era una discussione a senso unico, in cui la Ninfa - accecata dalla rabbia - poco o nulla ascoltava delle loro parole. Anche l'offerta di un Angelo al servizio della Dea non era farina del suo sacco, ma probabilmente si era solo ritrovata a fungere da intermediaria di una volontà a lei superiore.

"Di nuovo ho parlato e le mie parole ti hanno offesa..." disse, cercando di mantenere il tono cordiale nonostante le offese ricevute "Sono profondamente dispiaciuta di ciò, poiché il mio desiderio - giunta in queste terre - era essere ponte tra due popoli, non miccia e innesco di un tale incendio..."

Sapendo che, probabilmente, era una cosa stupida, Dana si sfilò la tiara dal capo, quindi con gesti rapidi si spogliò anche della parte superiore della Cloth, rimanendo solo con i gambali, ginocchiere e cintura.

Quindi fece due passi verso la Ninfa, aggiungendo <b>"No, non prenderemo questo fiore con la forza...esso era stato chiesto come pegno, come segno di amicizia. Prenderlo con la forza o l'inganno non solo non é degno degli Ideali che i Santi di Athena cercano di portare avanti, ma sarebbe deleterio allo scopo stesso della nostra venuta..."

Sospirò, tanto vistosamente che fu possibile comprenderlo dal movimento del petto - fasciato in un body nero - nonostante l'esilità della sua figura "Ma, come ti dicevo, capisco di averti causato dolore e furia non necessari. Ti prego quindi - se devi - di sfogarli su di me, ma di non riversarli sulla mia gente che é innocente. E nemmeno sulla Dea cui ho affidato mé stessa e la mia anima, poiché essa - nonostante le sue azioni in questo caso specifico possano creare ombre - rappresenta l'ideale di pace e prosperità per il mondo cui io ambisco..."

Era ora a meno di due metri dalla'altra e avrebbe forse potuto toccarla, se avesse allungato le mani, ma si sforzò di mantenere le braccia sottili e dalla pelle chiara lungo i fianchi, mentre concludeva "Colpiscimi, se é ciò che serve a sfogare la tua furia. Ma ti prego di credere che nessuna delle parole che ti ho rivolto avevano lo scopo di alimentare tale impeto. E, per questo, ti chiedo di farmi capire: ti ho espresso a parole ciò che era il desiderio di Athena, ma - come ti ho detto - non ho idea di cosa sia il Loto dell'Elisio, perché mai ne avevo sentito parlare prima. Spiegami cos'é, ti scongiuro, affinché in futuro io non sbagli ancora su tale argomento..."

E quindi attese, chiedendosi se il colpo sarebbe venuto e se quest'ultimo tentativo di stendere un ramoscello di ulivo si sarebbe tramutato non necessariamente in un ponte, ma magari in una instabile passerella di pace.

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Status Fisico: illesa
Status Mentale: ansiosa e un po' preoccupata, ma sincera negli intenti e determinata
Parametri: Cosmo 18 (area d'effetto tecniche 10,5m) - Corpo 20 (500 km/h, pressione 200 kg, distruzione cloth Grado 1) - Mente 16 (6 sensi) - Spirito 20 - Punti Eroe 3
Status Cloth: Silver Cloth del Pavone (Grado IV) integra, indossata parzialmente (solo dalla vita in giù)
Riepilogo azione: Dana si spoglia della parte superiore della corazza e si avvicina. Se colpita con pugni o calci non si difende. Se colpita con attacchi cosmici tenta di proteggersi abbastanza affinché non siano mortali o causino ferite gravi, ma non lo evita.
Tecniche utilizzate:

E cosí il pugno giunse, potente ed implacabile. Ma con esso giunse anche una seppur scarna spiegazione, quindi tutto sommato andava bene cosí.

La ragazza incassò il colpo barcollando all'indietro, usando tutta la propria volontà per non crollare in ginocchio. La sua mente era già proiettata alle conseguenze di quelle parole, ma stavolta non avrebbe accusato in silenzio le reazioni della Ninfa.

Dopo essersi rialzata facendo cenno a Pegasus che era tutto a posto, la Sacerdotessa rispose "Patetica, dici? Non mi pare... finalmente ho capito la situazione e - di questo - te ne ringrazio. Il tuo pugno non é stato poi un prezzo cosí alto da pagare per questo..."

Senza fretta - anche perché, nonostante le parole, il ventre le doleva assai - rivestí la Cloth del Pavone e aggiunse "Ora capisco perché dici che il Fiore dell'Elisio é un dono che non vi sentite di concedere..."

Nonostante queste parole - ma, soprattutto, nonostante fossero parole sincere - aggiunse "...e comprendo anche per quale motivo, dopo essere stata attaccata a tradimento da un Angelo, la Somma Athena abbia chiesto al suo Divino padre proprio questo dono. Per la sua sacralità per gli Angeli, esso sarebbe stato il pegno che mai piú un attacco del genere si sarebbe ripetuto."

C'era rimproverò nella voce di Dana? Stavolta - forse - un po' sí. Perché, nonostante il dolore della Ninfa, il fatto che fosse stato l'Angelo ad attaccare Athena e a dare il via a tutto quello era incontrovertibile, anche se la sua interlocutrice stava cercando di farlo passare in secondo piano "Hai ragione, Annie...questo incontro di pace é terminato..."

E si avviò per la strada da cui erano venute, con l'intenzione di camminare con la maggiore naturalezza possibile per lo meno finché non fossero uscite dal territorio dell'Olimpo...dopo si sarebbe volentieri accasciata a terra!

Le successive parole della Ninfa, con cui la creatura ultraterrena riteneva di chiudere definitivamente quel discorso, bloccarono però la Saint del Pavone quando già si stava incamminando: la ragazza dai fini e lunghi capelli biondi voltò di 3/4 il capo, rispondendo per la prima volta con voce dura, che tradiva un avvertimento "Siamo venute in pace, recando il messaggio della nostra Dea... di una figlia che chiedeva al proprio padre un segno di vicinanza ed affetto dopo un evento che si sarebbe potuto interpretare in maniera molto negativa. Con questo spirito - consapevoli delle evidenti e normali diffidenze con cui siamo state accolte - abbiamo accettato di buon grado le tue ingiurie, Ninfa..."

Non usò un tono dispregiativo per l'ultima parola, quanto di formale rispetto, quasi avesse usato un grado militare. Adesso la genuina gentilezza di prima non si percepiva nella voce "Non abbiamo ribattuto alle offese e - da essere umano - ti ho espresso una personale e sincera partecipazione a quello che sento essere un dolore genuino. Abbiamo appreso per tua bocca il diniego alla richiesta di Athena ed i motivi dello stesso, cosí come l'offerta del Padre degli Dei. Offerta che sono certa sia di genuino amore per la figlia...offerta che riporteremo alla Dea esattamente nei termini in cui é stata posta, certe che la sua somma saggezza saprà soppesare e valutare se confacente alle sue preoccupazioni."

Ora si era voltata totalmente verso la Ninfa, lo sguardo inespressivo della maschera d'argento piantato su di lei come a chiarire che le sue erano parole serie, di un Saint e non di una ragazzina (nonostante, tutto sommato, lo fosse) "Infine, come in pace siamo venute, cosí in pace ce ne andremo, perché questo é il credo dei Saints. Ma per quel che concerne il destino dell'Angelo, sarà Athena a decidere quando consegnarlo, anche alla luce di quanto discusso oggi, penso. E se davvero la tua minaccia dovesse diventare qualcosa di piú di un sentimento di dolore esternato..."

Scosse il capo, lasciando in sospeso quelle parole, prima di voltarsi nuovamente. Infine, mentre si incamminava guardinga, concluse "Gli Dei non vogliano... perché il Santuario accoglie gli amici a braccia aperte, ma sa anche come accogliere i nemici. E, in quel caso, scoprirai che il sapere quando sferrare un pugno e quando non farlo non é la sola virtù dei Santi di Athena: siamo famosi anche e soprattutto per la nostra incrollabile fedeltà alla nostra Dea e alla Speranza... Speranza che ci spinge a combattere anche oltre i limiti, fino a compiere l'impossibile."

Se non fossero state attaccate, la Saint del Pavone si sarebbe nuovamente incamminata, mentre concludeva con voce nuovamente gentile "Ti prego di non costringerci a tramutare la mano tesa di oggi in un pugno chiuso..."

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Status Fisico: un po' ammaccata ma non ferita.
Status Mentale: guardinga Ed arrabbiata. Soprattutto delusa dall'ultima minaccia della Ninfa.
Parametri: Cosmo 18 (area d'effetto tecniche 10,5m) - Corpo 20 (500 km/h, pressione 200 kg, distruzione cloth Grado 1) - Mente 16 (6 sensi) - Spirito 20 - Punti Eroe 103
Status Cloth: Silver Cloth del Pavone (Grado IV) integra, indossata
Riepilogo azione: Dana si ritira, mantenendo la guardia alta per prevenire eventuali attacchi ma senza fare mosse ostili.
Tecniche utilizzate: